Pubblicato il

Ferragamo omaggia le forme dell’equilibrio

Al Museo Ferragamo una mostra esplora le forme dell’attività umana più variegata con Bill Viola e Degas 

Danzatrice
 thinkstock
Danzare, volteggiare, seguire l’azione armonica di porre un passo dopo l’altro e poi un altro ancora. Equilibrium, fino ad aprile 2015, racconta il procedere umano attraverso i punti di vista di molteplici artisti, studiosi e creativi che con originalità si sono interessati alla facoltà umana. Nelle nove sale del Museo Salvatore Ferragamo di Firenze, e grazie al lavoro di Stefania Ricci e Sergio Risaliti, prende vita un mappamondo eterogeno di artisti, architetti, filosofi, scienziati, storici dell’arte, poeti, scrittori, designer, registi italiani e internazionali, la cui opera è indissolubilmente legata all’idea di movimento. Un mappamondo di idee e concetti che oscilla su supporti a volte precari a volte più resistenti ma che rimane profondamente affascinato dalla capacità umana di coordinare insieme milioni di muscoli contemporaneamente. 
 
All’interno della prima sala viene mostrata la scintilla primordiale, ovvero l’idea di indagare i molteplici significati incarnati dalla calzatura. Un percorso che ripercorre la storia della maison, nata con gli studi di anatomia di Salvatore Ferragamo e proseguita con Jerry Ferragamo. Il percorso espositivo vira verso medium espressivi differenti e incontra la pittura con Etude pour le Saint Jean-Baptiste di Auguste Rodin e Etude de pied di Henri Matisse.

La geografia dell’equilibrio compie poi un salto in avanti nel tempo e si interroga sulla propria ossatura filosofica attraverso le opere del videoartista Bill Viola e dell’artista pellegrino, Richard Long, conosciuto per aver realizzato opere camminando per deserti e luoghi incontaminati del pianeta. Uno, dieci, cento modi di osservare il lento procedere dell’uomo verso il futuro, che lascia il posto a una mostra ricca e poliedrica. 

 

Potrebbe interessarti