L’Austria è risaputo, è un paese composto, ordinato e pulito dove la vita scorre tranquilla e ci si muove avvalendosi dei mezzi pubblici; a tutti coloro che ancora sono scettici, pigri o hanno altre ragioni o scuse per non abbandonare le quattro ruote, ecco che a sollecitare la loro attenzione e rendere l’attesa più piacevole, visivamente, sono le innovative pensiline degli autobus dedicate ai cittadini di Krumbach.
Siamo nella Bassa Austria, in un villaggio di 1000 abitanti là dove, ogni anno, arrivano ben 30.000 turisti attirati dal suo animo puro e dalla sua vita culturale, molto aperta al futuro tanto che è sempre pronta a tendere la mano alla progettazione di architetture innovative come Bus Stop Krumbach, ovvero il progetto di ampio respiro sulla mobilità sostenibile a cui hanno partecipato illustri architetti di fama internazionale, sette nell’esattezza, provenienti dalla Russia, Norvegia, Belgio, Spagna, Cile, Giappone e Cina. A dare loro supporto, un team austriaco proveniente dall’Architekturzentrum Wien e dal Vorarlberg Architektur Institut, menti creativi che si sono impegnate nella realizzazione delle Buswartehüsle, le nuove pensiline degli autobus, piccoli edifici funzionali inseriti armonicamente nello spazio pubblico.
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L’ idea è stata lanciata dall’associazione Verein Kultur Krumbach, impegnata nella promozione culturale del villaggio, che ha dato campo libero alla fantasia e alla creatività dei partecipanti a cui è stato chiesto di dimostrare che il trasporto sostenibile possa essere un ponte interessante che collega design e territorio.
Essendo però il budget a disposizione molto limitato, a tutti coloro che hanno accettato l’impresa, è stata offerta una vacanza gratuita nella regione.
Sebbene non si tratti di una grande metropoli bensì di una dimensione rurale, caratterizzata prevalentemente da aree agricole verdi, il trasporto pubblico è indispensabile per tenere compagnia e supportare gli abitanti nella vita di tutti i giorni, motivo per cui la realizzazione delle pensiline può essere determinante e, a rendere il tutto fattibile, è stata la collaborazione tra tradizione e innovazione, l’aiuto ed il contributo prestato da, artigiani e imprenditori del paese e della regione che hanno fornito il proprio supporto scendendo in campo avvalendosi di materiali tradizionali per raccontare, con design, il fascino della cultura locale. I ringraziamenti vanno anche ai numerosi sponsor, una lunga lista di realtà solidali che hanno creduto nel progetto l’hanno sostenuto.
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Ogni singola opera è un capolavoro che va ad inserirsi in maniera armonica nel contesto circostante: l’architetto russo Alexane Brodsky ha pensato una torretta di legno parzialmente coperta, con tanto di panchine, tavolini e casette per gli uccellini o ancora chi come gli spagnoli di Ensamble Studio che hanno optato per il supporto di assi di legno di recupero o la pensilina triangolare dell’Architecten de Vylder Vinck Taillieu.
