Mentre in Indonesia le prostitute lottano e si ribellano contro la chiusura del quartiere luci rosse di Surabaya, tra i più rinomati del sud est asiatico, in un altro angolo del globo la medesima categoria professionale investe sul proprio futuro. Siamo in Brasile, il paese dei Mondiali, una realtà rinomata per le sue spiagge mozzafiato, i paesaggi incontaminati e, ovviamente, per le belle donne. Qui il turismo sessuale è all’ordine del giorno e tante, tantissime sono le giovani donne, spesso minorenni, provenienti per lo più da famiglie povere e disagiate, che cercano di sopravvivere vendendo il proprio corpo tra strade, bar e locali di varia natura.
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In vista dei grandi sbarchi di turisti in arrivo da ogni parte del mondo dalla prossima settimana e al pari dei titolari di hotel, ristoranti ed esercizi commerciali in genere, le prostitute brasiliane puntano a ritagliarsi la propria fetta di business legata ai Mondilai di calcio.
Saranno circa 600.000 i turisti che, da Stati Uniti, Argentina e Germania, seguiranno la propria squadra del cuore così come saranno oltre tre milioni i brasiliani itineranti per il paese. Un grosso giro d’affari si prospetta all’orizzonte: come farsi trovare preparate? A Belo Horizonte, la terza città più popolosa del Brasile, l’associazione di prostitute del Minas Gerais ha proposto alle proprie ragazze di tornare sui banchi di scuola iscrivendosi a lezioni di inglese, gratuite, necessarie per approcciare meglio i tifosi con tanto di lessico ad hoc ovvero un linguaggio tecnico necessario al corretto svolgimento della professione per avere un vocabolario più fluido nel trattare prezzi e prestazioni.
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Non possono mancare anche nozioni di sesso sicuro al fine di non dimenticare mai la massima attenzione su argomenti come sicurezza e protezione. Le curiosità non sono finite: ad agevolare ulteriormente le transazioni delle professioniste ci ha pensato la Caixa Economical Federal che ha stipulato un accordo con le prostitute al fine di dotarle di un dispositivo mobile che permetterà loro di essere pagate anche mediante carte di credito o bancomat, un sistema sicuro finalizzato ad evitare scippi e rapine molto frequenti in tutto il paese.
Il tutto va controcorrente rispetto alle innumerevoli campagne antiprostituzione promosse per arginare il fenomeno: tante le Onlus che sono scese in campo come la ECPAT Italia, operativa nella difesa dei diritti dei bambini combattendo contro ogni forma di sfruttamento, soprattutto sessuale. L’organizzazione ha infatti lanciato l’iniziativa “Don’t Look Away – Non voltarti dall’altra parte” che ha fatto suonare un campanello d’allarme in concomitanza della partenza della Nazionale in Brasile. Molto attivi i personaggi dello star system come Claudia Gerini, Claudio Amendola, Giorgio Pasotti, Pippo Baudo, i Negramaro, Edoardo Leo e tanti altri che hanno dimostrato il proprio supporto postando su Twitter un proprio selfie seguito dall’hastag #dontlookaway.