A meno di due settimane dal fischio d’inizio non sono solo gli occhi ad essere puntati sul tema Fifa World Cup 2014: anche le orecchie vogliono la loro parte. Come dimenticare il grande tormentone, simbolo dei Mondiali d’Africa del 2010, la Waka Waka di Shakira? Un successo senza confini che ha fatto ballare e cantare persone in ogni angolo del mondo, una canzone dai ritmi tradizionali nata prendendo spunto dalla camerunense Zangalewa, di cui è stato replicato il ritornello.
Passano gli anni ed è ora di passare il testimone e, per quest’edizione firmata 2014, a proporre l’inno ufficiale dei Mondiali del Brasile sarà non una sola artista ma un trio, quello formato da Pitbull, Jennifer Lopez e la cantante brasiliana Claudia Leitte, pronti ad intonare live, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’evento, il prossimo 12 giugno allo stadio di San Paolo, “We are One (Ole, Ola)“, una canzone che si rivela essere un mix di tonalità, molto dance e rap. Difficile il confronto con la colombiana dai capelli d’oro molto acclamata dai fans e non solo: a quanto pare i primi sentori di delusione non hanno tardato a farsi sentire, il web parla chiaro e sui social si sono sollevati grandi polveroni, soprattutto da parte di tutti quei brasiliani che non hanno digerito la scelta musicale che poco o nulla a che fare con le soavi e radiose sonorità tipiche della tradizione locali quali samba, bossa nova e Tropicalia.
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Altro tasto dolente la lingua: il testo è prevalentemente in inglese e spagnolo e riserva solo una piccola parte alla Leitte che canta nella sua lingua originale, il portoghese. A quanto pare dunque la regina assoluta dei mondiali rimane lei, Shakira che, con la sua “La La La (Dare you)”, sembra aver fatto breccia nel cuore, nella testa e nell’animo dei tifosi. Nel video non mancano riferimenti al fantastico mondo del pallone tanto che, tra i protagonisti, si riconoscono famosi calciatori come il suo compagno Gerard Piqué o ancora Radamel Falcao, Cesc Soler, Sergio Agüero, James Rodríguez, Neymar, Eric Abidal e Lionel Messi un capolavoro che, in meno di 2 settimane, ha registrato più visualizzazione di quello della coppia Pitbull-JLo. Da non dimenticare anche il lato solidale di questo singolo che, realizzato in collaborazione con Activia, sostiene la campagna contro la malnutrizione infantile, finanziando il School Meals Programme del World Food Programme, programma che si occupa del nutrimento e dell’educazione dei bambini nei Paesi in via di sviluppo.
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Ancora prima di iniziare questi Mondiali, intesi in termini canori, fanno molto discutere: un’altra canzone che ha dato adito a critiche è stata quella del compositore carioca Edu Krieger, autore del pezzo “Desculpe, Neymar”, un testo di denuncia, una sorta di l’anti-sigla, quella di un Brasile che non tifa il proprio paese ma critica tutta l’organizzazione dell’evento sostenendo le proteste di strada e sottolineando che è cosa buona e giusta seguire quelle che sono le principali passioni del popolo locale, musica e calcio, ma non si possono chiudere gli occhi davanti alla realtà di un Paese che ha ben altro a cui pensare.