Domenica 18 maggio è il giorno perfetto per godere della bellezza del patrimonio naturalistico italiano: la Giornata delle Oasi WWF è il tradizionale appuntamento che porta i visitatori a scoprire un territorio di inestimabile valore. Boschi, paludi, spiagge e campagne: WWF invita a partecipare alle visite guidate (gratuite) e agli eventi speciali alla scoperta dei luoghi di rifugio per specie animali e vegetali rare o a rischio.
Le Oasi WWF occupano in Italia circa 35.000 ettari, e rappresentano i principali ambienti di un paese, che rientrano in un grande progetto di conservazione ambientale. Il programma per domenica 18 è ricchissimo di appuntamenti per ammirare uccelli, farfalle, fiori, funghi, e partecipare ad eventi speciali. Tra essi, la manutenzione del bosco a Macchiagrande e Alviano a Vanzago, la scoperta delle piante medicinali nelle Gole del Saggittario (Abruzzo). Per chi ama il mare, a Orbetello si susseguono visite dedicate all’ornitologia. E a proposito di uccelli, molti volatili verranno liberati dopo essere stati curati da WWF, e questo avverrà per esempio presso il Lago Angitola in Calabria e a Valpredina nelle Alpi bergamasche. Trovate il programma completo delle attività, regione per regione, a questo link.
Ma questo 18 maggio ha anche una missione speciale: la Giornata delle Oasi WWF è dedicata all’Amazzonia, il polmone verde della Terra che ha urgente bisogno di essere preservato e salvato dalla deforestazione. Madre di tutte le Oasi, la Foresta Amazzonica ha perso un quinto della sua superficie negli ultimi 50 anni, compresi gli animali e le risorse preziose che li trovavano il loro habitat. WWf ha lanciato una campagna per salvare dalla deforestazione un’area chiamata Triangolo Verde, dal titolo ‘Vuoi che l’Amazzonia sparisca? Aiutaci a salvare l’Oasi del mondo’ che ha come testimonial italiano Marco Mengoni, alla quale si può contribuire con un sms o chiamando dal telefono fisso il 45505.
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Gran parte del patrimonio naturale che viene tutelato nelle Oasi WWF è stato salvato grazie all’impegno di soci e sostenitori che hanno aderito negli anni alle campagne di raccolta fondi. Di recente ad esempio WWF ha potuto realizzare la nuova Oasi di Scivu e Santo Stefano in Sardegna, il Bosco Foce dell’Arrone sul litorale romano e Boschi Romanazzi in Puglia. Ha anche potuto ampliarne altre, come la Valpredina, vicino Bergamo, o fatto interventi di recupero ambientale come alla Golena Panarella, nel delta del Po e lungo il litorale delle Cesine, nel Salento e in Trentino, per la “casa dell’orso”. Dalle Alpi alla Sicilia, in incredibile puzzle di biodiversità che merita di essere conosciuto e salvaguardato.