IL LOOK. Il volto è scavato come quello di un grande attore capace di comunicare con l’esercizio di ciascun muscolo facciale. Lambert Wilson, sangue francese e irlandese, possiede il difficile compito di presentare la 67esima edizione del Festival di Cannes con lo charme di uno stile raffinato e agè. Capelli brizzolati, camicia bianca lasciata aperta sul petto e giacca in grigio antracite. Questa la mise da giorno dell’artista, scelta per incontrare i fotografi durante la sessione di scatti nella giornata inaugurale del Festival. La sera invece, l’abito cambia tinta e umore.
Sulla camicia compare il fiocco nero, mentre la figura si veste di uno smoking scuro arricchito dagli occhiali quadrati con montatura scura e spessa. Quest’anno spetta all’attore riempiere il vuoto lasciato dall’assenza di una madrina ufficiale. La decisione, di dare spazio al merito in rosa, più che un dramma, rappresenta un piacevole segnale di cambiamento. Tante donne talentuose in giuria, dalla presidentessa Jane Champion a Sofia Coppola, la presenza femminile ritorna ai livelli dell’edizione del 2009. Anno nel quale il comitato chiamato ad assegnare la Palma d’Oro poteva contare, come oggi, cinque donne e quattro uomini.
LO STILE. Da icona maschile della corrente edizione, a assiduo frequentatore del Festival francese come protagonista di pellicole importanti. Il protagonista di Uomini di Dio, il film che nel 2010 ricevette il Premio Speciale della Giuria a Cannes, cambia frequentemente look a seconda del ruolo chiamato ad incarnare. Quando arrivò sulla Croisette nel ruolo del prete di Uomini di Dio, stupì tutti con un abbigliamento insolitamente casual. Felpa Adidas portata senza maglietta e aperta sul petto, scarpe da ginnastica fluorescenti e pantaloni colo kaki. Una scelta azzardata che tuttavia non mise in discussione l’eleganza di un attore capace di distinguersi spesso per le scelte di stile decisamente originali.
