Ogni anno i premi come The World’s 50 Best Restaurants vengono assegnati da S.Pellegrino e Acqua Panna sulla base di un elenco creato dai voti di Diners Club ® World’s 50 Best Restaurants Academy, gruppo composto da 900 leader internazionali del settore, di cui fanno parte critici culinari, chefs, ristoratori e ‘gastronomi’ di oltre 26 paesi del mondo, a cui è richiesto di assegnare una parte dei voti a ristoranti che non appartengono al proprio paese d’origine. Ebbene, l’Oscar della cucina è stato consegnato con una cerimonia presso la Guildhall di Londra al ristorante Noma dello chef René Redzepi.
Noma è un celebre ristorante di Copenhagen, a cui viene riconosciuta l’originale proposta che rielabora la cucina nordica. I piatti di René Redzepi evocano il paesaggio e la cultura danese (Bacche di ribes nero e rose, per esempio) e sono creati con massima attenzione al dettaglio senza disdegnare una sana vena sperimentale (la fermentazione è una delle sue esplorazioni gastronomiche più caratteristiche). Tuttavia la scelta ha scontentato alcuni, secondo cui si tratta di una preferenza scontata: Noma aveva vinto il titolo per ben tre edizioni consecutive dal 2010 al 2012.
Polemiche a parte, al secondo posto un altro nome blasonato della ristorazione, El Celler de Can Roca – Girona, Spagna, vincitore dello scorso anno, il cui chef Jordi Roca ha ottenuto il titolo di miglior pasticcere del mondo. Sono ben 7 i ristoranti spagnoli nella lista, di cui 3 nella top ten: oltre a El Celler, Mugaritz e San Sebastian establishment Arzak. La nuova voce Azurmendi di Larrabetzu, vicino a Bilbao, debutta al ventiseiesimo posto e ottiene anche il premio come ristorante sostenibile.
L’Italia si piazza onoratamente in classifica occupando la terza posizione grazie all’Osteria Francescana di Massimo Bottura, ristorante premiato per la fusione tra tradizione e modernità (e secondo diverse previsioni sarebbe stato il vincitore). Altri due i ristoranti italiani premiati: Piazza Duomo e Le Calandre in Rubano.
Il Regno Unito ha per la prima volta due ristoranti in top ten: si tratta di Dinner di Heston Blumenthal (quinto) e The Ledbury di Brett Graham (al decimo). Rimanendo in tema anglofono, è Eleven Madison Park a coprire il quarto posto in classifica, ristorante di New York vincitore del titolo di Miglior ristorante in America del Nord. Gli Stati Uniti si rivelano nuovi leader gastronomici con 7 ristoranti nell’elenco, di cui 2 nella top ten: Alinea di Chicago è il nono. Il Sud America invece vanta il Mani di Helena Rizzo che è salito di 10 posizioni rispetto allo scorso anno, e la cui chef è stata premiata da Veuve Clicquot come miglior chef donna del mondo. Sempre in Brasile, D.O.M di Alex Atala a San Paolo si è posizionato quest’anno al settimo posto. 7 ristoranti in classifica sono il ‘bottino’ che porta a casa l’Asia, tra cui il Miglior Ristorante Asiatico che è Nahm di Bangkok (tredicesimo), e dalla stessa città arriva Gaggan (diciassettesimo).
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