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A New York inaugura il 9/11 Museum

Apre il Museo dedicato all’11 settembre 2001, il giorno in cui in tutto il mondo qualcosa cambiò

Museo 11 settembre
LaPresse

New York si presta ad inaugurare un altro tassello del Memorial dedicato all’11 settembre 2001, quel leggendario 9/11 che cambiò per sempre le sorti del mondo. Il National September 11 Memorial Museum aprirà il 21 maggio, e si trova nell’area del rinato World Trade Center. Con ogni probabilità non sarà un museo facile da visitare, pregno come sarà di ricordi, testimonianze, oggetti che materialmente riportano a quel disastroso giorno; ma non è solo un museo per tenere vivo il ricordo: la sua missione è anche quella di approfondire le implicazioni dell’11 settembre, e il significato che ancora oggi quell’evento continua ad avere su scala internazionale oltre che sulla comunità locale che lo ha vissuto. Si cercherà di far luce sul prima, sul background che ha portato agli attentati terroristici, e sul dopo, ovvero come tutto questo ha cambiato gli assetti internazionali, sia dal punto di vista geopolitico che culturale.

La ‘collezione’ mostra, oltre a due impressionanti piloni di acciaio che facevano parte della struttura di una delle due Torri Gemelle, tantissime fotografie, video, audio, ma anche oggetti, ricordi, indumenti, divise dei vigili del fuoco, tristi reperti emersi dalle macerie. Il museo ha ricevuto decine di donazioni dai cittadini e da chi ha perso i propri cari, e continua ad accogliere il materiale che i volontari inviano. Una ricostruzione dettagliata, minuto per minuto, è visibile come percorso interattivo anche sul sito ufficiale.

Il Memorial Museum è stato progettato da David Brody Bond, meglio noto come DBB, che ha collaborato con il team di designers che fanno capo a Michael Arad e Peter Walker. L’edificio stesso è parte del percorso espositivo: articolato su 2 piani, si entra attraverso il Snohetta Pavillion, in cui svettano le due colonne d’acciaio appartenute ad una delle due torri, e pian piano si discende verso le sale vere e proprie che sono sotterranee. Mentre all’esterno l’edificio appare come un prisma dalle mille sfaccettature, all’interno accoglie un ambiente protetto, quieto, contemplativo, e camminando sino al fondo si giunge alle fondamenta originali dell’ex World Trade Center, agli ultimi pezzi tolti nel ripulire Ground Zero dalle macerie, una parte di muro rimasta intatta. Una sorta di percorso nell’archeologia urbana, che termina con i resti delle scale di Vasey Street, chiamate le ‘survivors stairs’: correndo giù per questi scalini centinaia di persone si salvarono.

Il Memorial Museum si prepara ad essere una delle nuove attrazioni di New York, carico dell’atmosfera pregna che si respira nel nuovo sito del World Trade Center, dove il Memoriale fa da sfondo ai nuovi grattacieli sorti, una testimonianza di come la città abbia fatto di tutto per ripartire pur avendo subito una ferita tanto profonda.