Il nome, Colmar, rimanda alle iniziali del fondatore Colombo Mario che nel lontano 1923 avviò l’omonima manifattura specializzata nella produzione di feltro. L’apposizione, Originals, vuole sgombrare il campo, a sua volta, dalle imitazioni ma, soprattutto, prendere le distanze dall’activewear tout court. Il logo rosso a mo’ di bollo, rieditato nel 2009, serve poi a certificare la qualità dei capi d’abbigliamento sportivo confezionati dall’azienda brianzola a partire dagli anni ’50 che, destinati originariamente ad equipaggiare campioni del calibro di Zeno Colò, hanno conquistato via via la fiducia e, soprattutto, il consenso di sportivi o di aspiranti tali di tutte le età. Lo store monomarca di Berlino, inaugurato poche settimane orsono al civico 16 di Kurfürstendamm, a due passi da Alexander Platz, vuole rappresentare in scala 3D, infine, il mood moderno e cosmopolita che caratterizza ormai il brand, editore lo scorso inverno di una capsule collection sviluppata insieme ad Italia Independent.
Colmar ha dato vita ad un ambiente luminoso, essenziale e leggero che valorizza i tratti distintivi di brand e prodotti.
La porta-finestra d’acciaio rifinito in ferromicacea inserita nella luce dell’ingresso cela uno spazio razionale ed essenziale di circa 80 metri quadri di superficie, rigorosamente in bianco e nero. Caratterizzato da fondo in resina effetto cemento, appenderie e ripiani verniciati di nero lucido, help-desk e quinte dei camerini di prova color bianco segnale, la boutique Colmar Originals di Berlino ricrea l’atmosfera di una serra industriale del secolo scorso con i binari apposti al soffitto e i tubolari collocati alle pareti a scandire l’esposizione dei capi presentati all’interno.
Lanciato nel 2009, Colmar Originals connota capi sportivi per uomo, donna e bambino ultraleggeri e resistenti, stilosi e colorati.
A dominare la scena del concept store, spettacolarizzando prodotti e visual, è sicuramente la luce, intensa e diffusa, quasi abbagliante, assicurata dalle grandi vetrate opache bianche retroilluminate integrate dai faretti spot a binario ed a incasso. Completano la scenografia in chiave esperienziale, il touch-screen interattivo esterno integrato nella vetrina, da una parte, e l’emotion-box contenente piuma purissima illuminata da luci led a ridosso del bancone centrale, dall’altra. Quasi un invito a volare alto, lontani dallo stress metropolitano.
DIDA
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