L’eredità che David Seymour ha lasciato al mondo è inestimabile. Non solo all’universo della fotografia, che ha contribuito fortemente a modellare attraverso fondazione della celebre agenzia Magnum, ma alla società in generale, grazie al malloppo di documentazione visiva che ha lasciato ritraendo i protagonisti, consapevoli e non, dei grandi conflitti. E’ dalle zone di guerra, militare e civile, che sono arrivati i suoi scatti più emblematici, le immagini che hanno cambiato per sempre la concezione di fotogiornalismo. A David Seymour Palazzo Reale di Torino dedica una retrospettiva monografica, che vuole celebrare uno dei più grandi fotoreporter del XX secolo, visitabile fino al 14 settembre 2014.
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1954. Pescatori con le loro prede presso il Lago di Tiberiade. Copyright David Seymour/Magnum Photos
Insieme a Henri Cartier-Bresson e Robert Capa, david Seymour fondò nel 1947 quella che è diventata l’agenzia fotografica più famosa del mondo, la Magnum Photos, sotto la cui ala sono stati accolti i fotografi più importanti del secolo. L’agenzia nacque con l’obbiettivo di alimentare un nuovo modo di scattare, emerso negli anni della Seconda Guerra Mondiale, che esigeva maggiore libertà di azione e la possibilità di trovarsi ‘dentro’ ai fatti. E’ proprio questa una delle caratteristiche in cui David Seymour eccelleva: con la sua Leica 35 mm riusciva a passare abbastanza inosservato da immortalare le persone in momenti autentici, presi da una prospettiva assolutamente interna all’azione.
Uno dei suoi scatti più famosi: Estremadura, 1936. Guerra Civile. Copyright David Seymour/Magnum Photos
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Seymour, al secolo David Szymin – in seguito abbreviato nello pseudonimo Chim, seguì da vicino gli eventi socio-politici più significativi dell’epoca per importanti riviste tra cui ‘Life’, ‘Regards’, Newsweek’. Celebri gli scatti che documentarono i protagonisti della Guerra Civile Spagnola, la Seconda Guerra Mondiale e I bambini della guerra, gli orfani del post-conflitto. Immagini toccanti, che hanno calamitato l’attenzione dell’opinione pubblica: le fotografie di Seymour non sono solo documentaristiche, ma cariche di empatia, coscienza sociale, sensibilità.
Austria, Vienna, 1948. Un bambino di una famiglia numerosa con una bambola fatta in casa. Copyright David Seymour/Magnum Photos
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Purtroppo è stato proprio l’impegno a vivere il cuore dell’azione la causa della sua morte: mentre documentava il conflitto arabo-israeliano nel 1956 a Suez, la macchina su cui viaggiava venne crivellata di colpi di mitragliatrice. Il suo enorme lavoro viene presentato nella mostra torinese attraverso 127 fotografie in bianco e nero, suddivise in 9 aree tematiche: Francia, Guerra Civile Spagnola, Germania, Europa post-conflitto, I bambini della Guerra, Israele, Egitto, Celebrità, Ritratti di Chim. La mostra è organizzata da Silvana Editoriale, in collaborazione con Magnum Photos e la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte.
David Seymour – Retrospettiva
3 aprile – 14 settembre 2014
Torino, Palazzo Reale
dal martedì alla domenica: 9.30 – 18.30
chiuso il lunedì
www.ilpalazzorealeditorino.it