Negli ultimi tempi capita sempre più spesso di imbattersi in progetti architettonici mirati a vivere un elemento urbano come il ponte in una maniera diversa dal semplice transito. In effetti il ponte ha una doppia valenza, ovvero quella di unire due parti di città o di territorio altrimenti inarrivabili, e allo stesso tempo offre uno spazio diverso dal solito per osservare la suddetta città o territorio: non ‘al di qua’ o ‘al di là’, ma in mezzo. Affascinati da questo concetto nascono progetti che mirano a trasformare i ponti cittadini in aree da vivere, ed è proprio questo l’obbiettivo di un progetto nato da Heatherwick Studio in concomitanza con Arup e l’attrice Joanna Lumely, che hanno unito le forze per dar vita a quello che sarà il primo Garden Bridge di Londra, un parco cittadino sospeso sul fiume Tamigi.
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Non si tratta di riconvertire un ponte ma di crearlo da zero, nell’ottica di migliorare l’accesso dei pedoni al lato nord o sud della capitale britannica, già molto green per una metropoli delle sue dimensioni, ma che si prepara a diventarlo ancora di più. Il Garden Bridge, per la cui progettazione è nata la fondazione Garden Bridge Trust, sarà un ponte sinuoso, a tratti più o meno largo, che ospiterà un parco cittadino, da attraversare oppure semplicemente da vivere. Questo parco andrà a sommarsi ai già numerosi orti urbani, community gardens, giardini e riserve che la città ospita, ma faciliterà anche i cittadini della South Bank (area che negli ultimi anni ha subito un’importante riconversione, trovandosi ora ad essere un fulcro della vita culturale e artistica londinese) a spostarsi nella North Bank, e viceversa.
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Il progetto è stato commissionato da Transport for London, l’organo governativo che si occupa dei trasporti pubblici, e collegherà l’area del Southbak Centre e Temple Station con un percorso di circa 370 metri, percorribili in lungo e in largo (il punto massimo di larghezza è di 30 metri) che offriranno una nuova prospettiva agli abitanti della città, nonché ai suoi numerosi turisti. Tuttavia non mancano le critiche: BBC News riporta le parole di Lord Davis, un deputato del Labour Party secondo il quale il Garden Bridge è solo un’operazione di ‘vanità’ dell’amministrazione londinese, per il quale è prevista una spesa di 30 milioni di sterline, per un’opera che secondo lui è difficile definire ‘mezzo di trasporto’.