Non sono solo le sue spettacolari e storiche maschere e le storie del Casanova che fanno parlare della bella città lagunare, a volte sono altre le notizie che l’hanno portata sotto i riflettori.
In passato infatti niente di roseo ha portato Venezia sulle prime pagine della cronaca a causa della situazione dell’ecosistema della laguna, fortemente contaminato a causa dei rifiuti industriali che hanno invaso l’area con un evitabile degrado dettato, direttamente o indirettamente dall’uomo con grandi e gravi ripercussioni sul mondo animale e vegetale.
La criticità della situazione la si evince anche leggendo lo studio condotto da Legambiente “Bonifiche dei siti inquinanti: chimera o realtà?” in cui, sulla base dei dati forniti dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare”, è stato constatato il bisogno di intervenire onde evitare ripercussioni anche sulla salute.
Nonostante non sia stata accettata da parte del Tar del Veneto la richiesta di sospendere il passaggio delle navi da crociera che transiteranno fino a che non saranno disponibili vie alternative, per il canale della Giudecca e dinanzi a Piazza San Marco, qualcosa si sta muovendo.
Foto: SPECCHI VENEZIANI, LUSTRO ARTIGIANALE
Il campanello d’allarme si è fatto sentire, la necessità di interventi è stata inserita nella lista delle priorità accelerando il processo di risanamento ambientale; dato l’esteso livello di contaminazione, si è deciso di intraprendere un programma per la salvaguardia della città dall’acqua alta e dall’inquinamento fluviale attraverso la ricostruzione degli habitat, interventi di messa in sicurezza che hanno portato alla formazione di canali, velme e piccoli stagni che hanno le stesse funzioni ecologiche di quelle naturali; sono state ricostruite oltre 100 barene artificiali per un’estensione di circa 1.600 ettari.
Gli obiettivi del Piano generale di interventi realizzato dal Magistrato alle acque di Venezia attraverso il Consorzio Venezia nuova sono stati fondamentali per la ripopolazione in laguna di numerose specie di pesci e un grande ritorno della fauna avicola, primi tra tutti i fenicotteri ma anche piovanelli, pancianera, pivieresse, chiurli maggiori, fratini, corrieri grossi in transito da queste parti tanto per durante le fasi di alta marea quanto per la ricerca di cibo, uno spettacolo unico che fu caro anche ad Hemingway e tornare a vederli con la loro leggiadria e le loro linee levarsi in cielo dalle acque delle barene e isolotti.