Da quando, nel lontano 1982, Nike l’ha mandata in orbita, Air Force 1 non ha mai perso quota o, meglio, consensi, sia di pubblico sia di critica. E nemmeno Riccardo Tisci, il deus ex machina di casa Givenchy (Gruppo Lvmh), ha resistito alla tentazione di realizzare una cover della mitica sneaker da basket “con il baffo” proponendone in un colpo solo ben quattro diverse declinazioni. Tutte poste sotto l’egida del brand Nike + R.T. Tutte disponibili, a partire da venerdì, in un novero di Nike Store sparsi in tutto il mondo.
La capsule Nike Air Force 1 firmata da parte di Riccardo Tisci comprende quattro modelli caratterizzati da altrettante altezze – Lo, Mid, Mid Calf e Knee Hi Boot – in vendita da questa settimana a prezzi compresi tra 230 e 320 euro
Il nome Air Force 1 rimanda, in primis, all’aereo presidenziale statunitense, simbolo di potere e di supremazia. La firma, la cosiddetta “signature”, richiama, a sua volta, le iniziali dell’italianissimo Riccardo Tisci, direttore creativo della maison transalpina Givenchy, apprezzato universalmente per il suo stile romantico e sensuale. Dalla loro combinazione e, soprattutto, dalla contaminazione reciproca dei rispettivi mood, deriva una mini-collezione capace di coniugare l’esclusività tipica di una serie limitata di difficile reperibilità con la democraticità raffinata di decori e colori di impossibile omologazione. Del resto, apprezzate inizialmente da parte delle star della Nba (i.e. National basketball association americana) per la loro grande capacità di ammortizzazione, le Air Force 1 sono diventate dei “must have” per tutti coloro i quali, al di fuori dei campi di basket, amano indossare capi ed accessori autentici, espressioni di valori universali e senza tempo quali sono, tra gli altri, libertà, tolleranza, fratellanza, merito e progresso. “Per me, la Air Force 1 è priva di distinzione di genere, non appartiene a una città specifica né riguarda uno stile particolare – precisa al riguardo Riccardo Tisci -. E’ la comunità a decidere. E’ democratica. E’ amore”.
Direttore creativo di Givenchy (Lvmh Group) dal 2005, Riccardo Tisci è stato coinvolto da Nike per reinterpretare in chiave fashion le Air Force 1
Quasi a volersi affrancare ulteriormente dalle convenzioni e dagli stereotipi “terreni”, seppure nel rispetto dei tratti distintivi e della foggia originaria della Air Force 1, Tisci ne ha infranto i codici colore consolidati, caratterizzando la sua “capsule” con i fregi degni di una tribù di indiani contemporanei. Novello sciamano metropolitano, Crisci ha ottenuto così una sorta di totem nel quale – c’è da scommetterci – si identificheranno non pochi designer ed opinion maker. Niente male per un paio di sneaker lanciate 32 anni orsono.