Esperimenti di strada, arte dal vivo, performance e quotidianità sorvegliati 24 ore su 24. Sembrerebbe una delle innovative proposte artistiche del MoMA, e invece siamo a Torino – allo Square23 Art Gallery – dove Riccardo Nervo partecipa all’insolito e provocatorio progetto “Questo Square non è un albergo”.
Per 72 ore consecutive, dal 5 al 7 marzo, l’artista torinese sarà chiuso tra le quattro pareti della galleria, sorvegliato dalle webcam interne e disponibile alla vista dei passanti. Lì mangerà, dormirà e, soprattutto, realizzerà una dopo l’altra le opere di questa sua particolare mostra-performance che andranno a riempire le pareti bianche della galleria.
Una nuova sfida per l’artista conosciuto soprattutto per aver promosso il “drawing-crossing” (prima che il “book crossing” diventasse di moda), una nuova formula espositiva che consiste nel “lasciare” per strada le sue opere al fine di trasformare l’arte in condivisione, alla portata di tutti e senza vincoli galleristici.
“Per 15 anni almeno ho fatto tutto solo per me. Disegnavo, ma non esponevo. Pensavo che prima avrei dovuto far conoscere il mio tratto, poi mi sarei potuto far vedere fisicamente. Dalla metà degli anni Ottanta ho dipinto tantissimo, accumulando opere che realizzavo per me stesso. Ero alla ricerca del mio stile”. In realtà qualche lavoro ha iniziato a circolare. “Sono sempre stato appassionato di street art, ma ho lavorato poco sulle strade. Però la strada la usavo per distribuire i miei lavori. Ogni tanto lasciavo dei disegni in giro, a disposizione dei passanti. Una volta avevo lasciato il mio numero e una ragazza mi chiamò per ringraziarmi”.
Con il progetto “Formato A4” Nervo ha poi lanciato sui social una sfida d’artista dettando due sole condizioni per l’acquisto di un disegno originale: l’acquirente decide il prezzo, l’artista decide quale opera spedire.
Nelle opere di Nervo il tratto caratteristico del colore vivace, usato per riempire lo sguardo e offrire un immediato impatto comunicativo. E ancora gli occhi, grandi, grandissimi, contornati da un rosso acceso e divenuti il riconoscibile marchio di fabbrica dell’artista. “È nato quasi per caso, ora mi caratterizza. Spesso, quando disegno, parto proprio dall’occhio, poi il resto viene da solo”.
Altro elemento caratterizzante dei suoi lavori sono i materiali: pezzi di carta a poco prezzo, spartiti recuperati, fogli dimenticati o mura di luoghi scrupolosamente scelti per messaggi sociali, sostituiscono la tela bianca che “mi manda letteralmente in paranoia”. Le pareti dello Sqare23 diventano così la superfice ideale per dar vita alla mostra “L’arte in gabbia”, una sorta di “costrizione” per Nervo, che fino al 7 marzo sarà alle prese con uno spazio chiuso a lui poco familiare in cui esprimere la sua filosofia di apertura.
IL LINK PER SEGUIRE IN DIRETTA LA PERFORMANCE DI RICCARDO NERVO ALLA SQUARE23: http://www.ustream.tv/channel/square23
INFO
Square23 Art Gallery, via San Massimo 45, Torino
square23.blogspot.it
info@square23.net