Un nuovo colore affianca la classica catalogazione delle emergenze all’interno dei pronti soccorsi e ASL laziali: il rosa, questa la tonalità scelta per segnalare i casi di violenza sulle donne all’interno degli organismi pubblici. Il provvedimento, approvato il 17 febbraio dalla Commissione Cultura e Pari Opportunità del Consiglio Regionale del Lazio risponde all’emergenza dei numerosi casi di lesioni perpetuate da parenti o sconosciuti sul genere femminile e riconosce l’esigenza di un trattamento specifico per contrastare le vittime di uomini violenti.
Dopo l’assegnazione del codice specifico, l’attivazione di “Percorso Rosa”, servirà a generare così canali di trattamento sanitario e consulto psicologico specifici che seguiranno gratuitamente il soggetto anche dopo il pronto intervento. Un segno importante della volontà di far emergere con forza l’emergenza sociale e fornire alle donne, italiane, straniere e affette da disabilità sensoriale, adeguati strumenti di supporto medico.
La Regione Lazio si impegna, prima dell’approvazione definitiva in Aula, nella formazione di una particolare task force di esperti e interpreti e operatori, formati in seguito al programma, che saranno attivi all’interno degli ospedali territoriali, delle ASL, delle Prefetture del Lazio, delle Questure e delle Forze dell’Ordine Regionali e all’interno dell’Istituto Statale Sordi.
Soddisfatto il Presidente Nicola Zingaretti che commenta: “Quando una donna subisce violenza – scrive su Twitter – non deve essere lasciata sola. Per questo nei pronto soccorso degli ospedali, oltre ai codici tradizionali, come bianco, verde, giallo e rosso, abbiamo aggiunto il codice rosa, grazie al quale le pazienti vengono trasferite in apposite sale riservate dove possono trovare aiuto, ascolto, tutela e protezione”.
La proposta di legge fa parte di un programma triennale denominato ”Riordino delle disposizioni per contrastare la violenza contro le donne in quanto basata sul genere e per la promozione di una cultura del rispetto dei diritti umani fondamentali e delle differenze tra uomo e donna”, pacchetto realizzato per contrastare la violenza di genere che contiene al proprio interno alcune importanti misure per un finanziamento complessivo di 1 milione di euro. Tra le misure previste; presenza omogenea dei centri antiviolenza e delle case rifugio in tutto il territorio regionale e l’introduzione di nuove forme di sostegno, come case di semiautonomia e percorsi di reinserimento sociale e lavorativo, e la creazione di “Osservatorio sulle pari opportunità e la violenza di genere”, che si occuperà di monitorare i dati, svolgere indagini ed elaborare progetti. Una legge necessaria commentata così dall’assessora Pari Opportunità e Sicurezza Concettina Ciminiello: “Vogliamo attivare corsi di formazione per promuovere le conoscenze, condividere le procedure operative, sviluppare la collaborazione fra i vari gruppi operativi, per rispondere in modo efficace a questo terribile fenomeno”.