Un ritorno ai tempi che furono, alle passione di una volta che hanno tanto emozionato e regalato momenti d’oro: succede anche alle migliori, come Miuccia Prada, che ha tirato fuori dal cilindro magico dei ricordi personaggi iconici come Rainer Werner Fassbinder, uno dei maggiori esponenti del nuovo cinema tedesco degli anni ‘70-‘80 e lei, la grande coreografa e ballerina Pina Bausch, figure che l’hanno ispirata nella creazione della linea Prada autunno/inverno 2014.
PRADA SI DEDICA ALLA DONNA CHE NON CEDE
Una lezione di vita, un retaggio culturale più che una sfilata di moda che si può definire dura, decisa e provocatoria, lungi dalla tradizionale ricerca di sensualità. L’accento si pone sul rigore delle linee, sapienti sovrapposizioni che si allineano, in maniera calzante, alla freddezza della stagione a cui è dedicata la collezione. Tacchi importanti, sandali e stivali laccati dalle tinte eccentriche sono in grado di mettere da parte, anche solo momentaneamente, i tagli maschili caratterizzati stampe con fantasie grafiche e giacche e cappotti stile militare, per riportare ad un accennata femminilità che esalta il corpo cingendolo con eleganti trasparenze e sapienti giochi di vedo e non vedo.
Tutt’altra atmosfera quella di Moschino che chiude la seconda giornata con una delle sfilate più attese dell’intera settimana. Occhi puntati sul nuovo direttore creativo, il designer americano Jeremy Scott, che fa il suo debutto in maniera trionfale: l’evento, condiviso in live streaming sul web, si rivela una pura ondata di freschezza, la musica incalzante da il giusto ritmo all’estrosa passerella.
A contendersi la scena, abiti maculati, maxi occhiali da diva, look intriganti per la donna che ama lo street style ed esalta il suo lato pop con vistose scritte e loghi conditi in un’insolita salsa che fa molto McDonald in veste couture anni ’80, con sacchetti di patatine che si trasformano in borse in nappa, tee-dress con stampa cartoon Mr Funtastik etc., tutto rigorosamente nei colori rosso e giallo, pezzi unici che compongono la “capsule collection Fast Fashion”, già in vendita nei negozi monomarca della Maison.
GIRLS (IN MOSCHINO) JUST WANNA HAVE FUN
Se il buongiorno si vede dal mattino, con l’apertura della terza giornata di Milano Moda Donna, Blumarine assicura il ritorno all’esaltazione della femminilità. Gambe in mostra e generose scollature: queste i tratti identificativi della maison di Anna Molinari che si traducono in mini dress ora dallo stile barocco, con broccati, fantasie floreali, voulant e trasparenze ora più dark con capi in pelle e stivali. Interessante anche i richiami all’Oriente e le ampie pellicce ton su ton, protagoniste assolute per la donna che ama sentirsi donna.
BLUMARINE PARLA UN NUOVO LINGUAGGIO
Classico, tradizionale e indubbiamente elegante: Emporio Armani dice sì alla donna semplice ma raffinata che veste l’inverno con stile e in maniera essenziale avvalendosi di colori formali, puntando molto sul total black con tailleur e mise dalla forme fluide. A rompere il rigore righe, quadri, pois e inserti brillanti che portando un pizzico di movimento alla monotonia insieme a maxi pellicce dai tessuti morbidi e voluminosi. Occhio di riguardo per gli accessori, in primis i cappelli molto bon ton ma non sono da meno le calzature, tronchetti e tacchi d’impatto.