Una nuova giovinezza per il cinema italiano. In tempi da Oscar 2014, le pellicole nostrane riscuotono grande successo al botteghino, e la cosa più interessante è che il pubblico dimostra di preferire la commedia sentimentale.
Terminata la tendenza al film drammatico di qualche anno fa, l’Italia al cinema vuole divertirsi (oltre che riflettere) e se lo può fare da molteplici punti di vista, la cosa diventa più interessante. Le commedie corali fanno il tutto esaurito e produttori e distributori calcolano il successo confermando la formula vincente di più attori di richiamo nello stesso cast.
Numeri alla mano: quasi 5 milioni di euro in due settimane per Tutta colpa di Freud di Paolo Genovese. Non la solita commedia romantica e soprattutto non la solita pellicola che svela “i pezzi forti” nel trailer. Marco Giallini, Anna Foglietta, Vittoria Puccini, Claudia Gerini, Vinicio Marchioni, Laura Adriani, Daniele Liotti, Alessandro Gassman, Edoardo Leo, Giulia Bevilacqua, Dario Bandiera, Maurizio Mattioli, Alessia Barela, Antonio Manzini, Paolo Calabresi, Francesca Apolloni, Michela Andreozzi, Gian Marco Tognazzi, Lucia Ocone: nomi conosciuti che garantiscono il successo di una trama che va a scandagliare il tema dell’amore insieme a quello della famiglia, la diversità sociale o sessuale, la differenza di età fra uomo e donna, il rapporto genitori – figli. Tanti punti di vista che necessitano di tanti attori e che il pubblico ha bisogno di assaporare in una sola volta.
Tutta colpa di Freud supera i numeri di Il capitale umano di Paolo Virzì e si appresta a diventare il successo di questa stagione al pari di Un boss in salotto di Luca Miniero (oltre i 12 milioni). La formula del cast alla cinepanettone funziona e Carlo Vanzina – “l’iniziatore” – si accinge a raccogliere i frutti di Un matrimonio da favola (10 aprile) con Ricky Memphis, Emilio Solfrizzi, Paola Minaccioni, Giorgio Pasotti, Stefania Rocca, Adriano Giannini, Andrea Osvart, Riccardo Rossi, Ilaria Spada.
Per non parlare dell’esordio di Sydney Sibilia: Smetto quando voglio, altro film dal cast “multiplo”: Edoardo Leo, Paolo Calabresi, Pietro Sermonti, Libero De Rienzo, Valerio Aprea, Valeria Solarino. Le storie incrociate di Ambra Angiolini, Alessio Boni, Luisa Ranieri e Luca Zingaretti in Maldamore di Angelo Longoni (uscita 13 marzo). E ancora Giovanni Veronesi con Una donna per amica con Fabio De Luigi, Laetitia Casta, Valeria Solarino, Monica Scattini, Geppi Cucciari (uscita 27 febbraio).
E dopo tante commedie, il cast multiplo tanto caro a Ferzan Ozpetek: il 6 marzo arriverà nelle sale Allacciate le cinture, con Kasia Smutniak, Francesco Arca, Filippo Scicchitano, Carolina Crescentini, Francesco Scianna, Paola Minaccioni, Elena Sofia Ricci, Luisa Ranieri, Carla Signoris, Giulia Michelini. Il regista ci ha abituato da tempo alle storie corali zeppe di nomi noti. E il pubblico ha sempre gradito. Dalla serie: ci piace ridere, ma adoriamo piangere.
Ci sono anche le eccezioni, quelle del “basta il nome e il successo è garantito”. C’è attesa per Sotto una buona stella di Carlo Verdone nel cast insieme a Paola Cortellesi. Il film è disponibile dal 13 febbraio e in questo caso, il richiamo nelle sale non avviene dall’affollarsi di attori conosciuti.