Pavimenti in marmo chiaro Calacatta; pareti e soffitti rivestite da boiserie francese color chêne fumé; area espositiva in vetro e metallo: in occasione del suo debutto in Brasile, all’interno del più sofisticato shopping center del Sud America, Moncler, icona indiscussa del cosiddetto luxury outwear, ha dato vita ad una sorta di enclave alpina tout court collocata in piena area subtropicale.
Progettato dallo studio di architettura Gilles & Boissier, la boutique Moncler di San Paolo ripropone gli stilemi classici del marchio del “galletto”.
Anche l’offerta del nuovo concept store di San Paolo rispecchia i valori più autentici e distintivi del marchio del galletto: occhiali, calzature, accessori insieme agli inimitabili piumini, sia per uomo sia per donna, oltre ad una selezione di capi high-end firmati Grenoble, dal nome della città francese che le ha dato i natali nel lontano 1952. Tutti pensati per affrontare tanto i rigori della montagna quanto gli imprevisti metropolitani.
Protezione dalle intemperie e dagli imprevisti, sia in montagna sia in città: il leitmotiv di Moncler.
“Siamo molto orgogliosi dell’apertura di questa boutique, la prima in questo mercato così vasto e dall’enorme potenziale – ha affermato Remo Ruffini, presidente ed amministratore delegato di Moncler -. Cerchiamo di essere sempre molto vicini al nostro consumatore, invitandolo nei nostri negozi per vivere un’esperienza completa e personalizzata del mondo Moncler”.
Esperienza “haute montagne” concentrata in 80 metri quadri di superficie
Forte di 122 punti di vendita monomarca ubicati nelle vie ed all’interno dei department store più prestigiosi a livello internazionale in città come Milano, Parigi, Londra, New York, Tokyo, Hong Kong, oltre che in un novero di esclusivi ski resort a Cortina, Courmayeur, St. Moritz ed Aspen, Moncler (acronimo di Monestier de Clermont) può contare a San Paolo su un bacino di oltre 18 milioni di abitanti, 30.000 dei quali con un reddito annuo superiore ai 12 milioni di dollari. E se l’ultima nevicata in città risale al 1918, il piumino, simbolo dei paninari degli anni ’80, potrebbe diventare un must per i fortunati proprietari dei 400 elicotteri privati che svolazzano tra i grattacieli della città “paulista”.