“Quantified self ” è un’espressione mediamente criptica che indica un’attitudine precisa; la volontà di trasformare in dati tutta la quantità di informazioni prodotte nel vivere quotidiano con l’ausilio di device sempre più avanzati. Gusti in fatto di cibo, moda, narrativa, ma anche parametri vitali come battito del cuore, ritmi del sonno e della veglia. Con questi dati sensibili, i sistemi sono in grado di misurare, tra le altre cose, il momento ideale per alzarsi, il proprio umore e l’alimentazione.
Del miglioramento della tecnologia indossabile se ne è discusso al CES (Consumer Electronics Show) di Las Vegas, rassegna avanguardistica dove Sony ha presentato il proprio apparecchio di life-tracking, Core. Il prodotto Sony ha l’appeal del frutto di un grande gruppo ma già Nike con Fuel Band e Jawbone con Up, prevedevano soluzioni nell’ottica del life-tracking.
Ma non c’è sostanza abbastanza potente che non abbia bisogno di un’estetica curata che coccoli con il proprio edonismo il sentimento umano di controllo. Se la tecnologia pensa a migliorare software e apparecchi, è già scattata la corsa dei brand per creare e ripensare i gadget secondo un design invitante. Intel ha annunciato una partnership con Opening Ceremony per la realizzazione di un bracciale intelligente che sarà venduto esclusivamente da Barneys a New York, Fitbit ha fatto lo stesso coinvolgendo Tory Burch per una collezione di bracciali e collane in grado di ospitare il software del gruppo. E non si parla di semplice sperimentazione. Secondo una ricerca condotta da Credit Suisse, il business del life-logging arriverà a toccare nei prossimi anni un valore compreso tra i 30 e i 50 billioni di dollari.
Del resto, già sul finire del 2013, veniva tracciata la strada della collaborazione tra moda e industria digitale, con la collaborazione tra il Council of Fashion Designers of America (CFDA), e il colosso tecnologico Ebay per la creazione di Holiday Collective, una collezione di bracciali Usb firmati dai migliori designer in circolazione. Il futuro è qui e non si tratta di un romanzo fantascientifico. I sistemi saranno in grado di tracciare in maniera precisa ogni componente dell’agire quotidiano in oggetti tecnologici dal gusto sempre più radicato e curato.