Lei non seguì la moda, la creò: a distanza di sei anni dalla sua morte, Isabella Blow, è ancora oggi icona indiscussa del fashion-biz internazionale e figura di spicco del mondo dello stile.
Famosa per l’intuito prezioso e genuino nel saper identificare i talenti, per la profonda conoscenza delle tendenze dello stile e la capacità di prevederne le evoluzioni, la “Signora della Moda” sarà protagonista presso la Somerset House di Londra, di una retrospettiva dal titolo “Isabella Blow: Fashion Galore!”, visitabile dal 20 Novembre fino al 2 marzo 2014.
La mostra, è un omaggio alle molteplici sfaccettature che hanno caratterizzato la vita artistica e intima della Blow. Strutturata in diverse aree tematiche, la mostra raccolgle oltre 100 abiti, oggi di proprietà dell’amica Daphne Guinness, di grandi firme come Alexander McQueen, Philip Treacy, Hussein Chalayan, ma anche di fotografie che raccontano la sua vita e la sua passione per le eccentricità della moda.
Nata a Londra nel 1958, Isabella si trasferisce nel 1979 a New York dove studia Arte Cinese alla Columbia University. E’ il 1983 quando viene presentata ad Anna Wintour, di cui diventa l’assistente a Vogue USA. Nella Grande Mela conosce Andy Warhol e Jean-Michel Basquiat, collabora -sempre per Vogue – con Andre Leon Talley, e nel 1986 è di nuovo a Londra, dove diventa editor di Tatler.
Dopo una lunga gavetta la sua carriera prende una svolta: approda alla direzione delle maggiori testate di moda e nel 2004 prende parte alla pellicola di Wes Anderson “Le avventure acquatiche di Steve Zissou”.
In occasione del suo matrimonio con l’art dealer Detmar Hamilton, la Blow conosce Philip Treacy, autore del suo cappello da sposa.
Foto: I CAPPELLI DI PHILIP TREACY
Isabella, credendo nelle sue enormi potenzialità, intreccia con Treacy un lunghissimo rapporto di amicizia e professionale, lanciandolo come uno dei più geniali creatori di cappelli al mondo: lei stessa indossa le sue creazioni, divenute ben presto emblema del suo inconfondibile ed eccentrico look. Il suo fiuto innato per lo stile la spinge fino alla scoperta di nuove giovani promesse che riusciranno con il tempo a ottenere fama e riconoscimenti a livello internazionale, parliamo di Alexander Mc Queen (di cui acquistò al completo la prima collezione ), Julien Mc Donald, Stella Tennant, Sophie Dahl e Hussein Chalayan.
L’esposizione, organizzata in collaborazione con la ‘The Isabella Blow Foundation‘ e la Central Saint Martins, verrà curata da Alistair O’Neill e Shonagh Marshall, mentre lo studio di architettura Carmody Groarke e la scenografa Shona Heath contribuiranno alle installazioni.