Stare sul set è come vivere all’interno di una grande famiglia che possiede, tra le abitudini inossidabili, la voglia di stare insieme a tavola scambiando cibo e aneddoti. Questa, l’immagine che viene in mente alla notizia che l’attore Diego Abatantuono, si lancia nel business culinario delle polpette, con l’apertura di un ristorante, “The Meatball Family”, a Milano in Via Vigevano 20, pubblicando, quasi contemporaneamente, poi un libro di ricette.
“Ladri di cotolette”, scritto da Diego Abatantuono con Giorgio Terruzzi ed edito da Mondadori, racconta, per esempio, la ricetta del Risotto alla milanese con ossobuchi, preparata durante la lavorazione di “Il Barbiere di Rio”, oppure il processo della Pasta alla gricia, cucinata sul set di “Fantozzi contro tutti”. Tra un piatto e molta ironia, c’è la storia dell’attore e il senso della comunità cinematografica, capace di creare un’atmosfera intima all’interno della lavorazione di un film, e felice di stare a tavola scambiando mestieri e momenti di piacere gastronomico. E’ forse questa l’immagine più dolce che emerge dall’esperimento letterario e culinario del comico milanese. Ecco quindi una delle ricette classiche più saporite rubate all’attore: la pasta alla gricia.
Spaghetti, 250 g di guanciale di Amatrice, 150 g di pecorino possibilmente di Amatrice, 1 cucchiaio di strutto, pepe nero. Iniziate tagliando il guanciale a striscioline lunghe e uniformi, poi grattugiate il pecorino. Versate nella padella lo strutto e fatelo scaldare a fiamma alta. A questo punto mettete nella padella le striscioline di guanciale e una manciata di pepe nero e mescolate bene. Abbassate il fuoco e fate rosolare il guanciale per un paio di minuti, e questo è uno dei momenti più delicati: un minuto di troppo e il guanciale invece che abbrustolito sarà bruciato o lesso. Cotti gli spaghetti, scolateli, versateli nella padella e saltateli aggiungendo un po’ alla volta il pecorino grattugiato e il pepe. Prima di servirli, ovviamente caldissimi, cospargeteli ancora con un pizzico di pecorino e pepe nero.