Labbra carnose che si aprono in un sorriso seducente e affabile, occhiolini maliziosi regalati ai numerosi fan e portamento da vera star: cosi si presenta Scarlett Johansson, ultima diva al Festival di Venezia 2013, giunta in laguna per presentare la pellicola “Under the skin” di Jonathan Glazer, in cui interpreta un’aliena bellissima quanto letale.
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Il film, ambientato in una Scozia fredda e inospitale, racconta la storia di una misteriosa figura femminile, Isserley, dagli occhi vitrei e capelli corvini che si aggira tra le brughiere cupe delle città alla ricerca di uomini soli da sedurre e uccidere.
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La pellicola, presentata nella sezione ufficiale del festival, è basata sull’omonimo romanzo dell’olandese Michel Faber e tocca temi universali come l’amore, la morte e la vita.
“Lavorare a questo film ha avuto un effetto terapeutico – ha raccontato la Johansson – è stata un’esperienza molto diversa dai miei film precedenti, ho avuto paura". La musa di Woody Allen infatti ha dovuto scoprire la sua identità come personaggio poco alla volta.
“Mi ci sono volute settimane per prepararmi – ha sottolineato l’attrice – perché è un personaggio che non conosce l’umanità e deve abbandonare qualsiasi giudizio e non ha alcuna intenzione specifica. Abbiamo dovuto iniziare da una tabula rasa. E’ stata un’esperienza che mi ha spinto a sondare aspetti diversi del mio mestiere. Non ci sono etichette, non è un film di genere, è qualcosa di unico".
