Siamo abituati a spazi regolari, pareti perpendicolari ai pavimenti e mobili che seguono queste linee in una sorta di obbligatorietà d’arredo. Ma se angoli retti e figure squadrate vi hanno dato noia, non servono architetture eccentriche come quelle di Hundertwasser a cambiare prospettiva, ma piuttosto lo zampino del design. Mobili scomposti che ravvivano la casa, spezzano le linee ma allo stesso tempo sono funzionali nel mantenere gli oggetti in ordine: le librerie ‘disordinate’ sono un pallino dei designer.
Presentata allo scorso Fuorisalone 2013 la collezione ‘SU’ di Ronda Design con uno stile fresco, giovane, funzionale e perfetto per le esigenze della vita moderna, parte della linea ‘Etimo’. SU, è la libreria modulare composta da diverse sezioni disposte l’una sull’altra in maniera che in apparenza è disordinata, realizzata in ferro smaltato, nero, bianco oppure ruggine. Stesso materiale e proposta di colore anche per Su Line, che, poggiata sul pavimento, appare come se i moduli fossero in movimento creando un gioco visivo originale. Infine W Su Line è la libreria da parete che arreda i muri come un’opera d’arte, convogliando lo sguardo di tutti. La linea è frutto della creatività di Diego Collareda.
In questo filone si immerge anche Compagnie, brand francese di arredamento che propone diverse versioni della libreria Mikado: come evoca il nome, il mobile prende spunto dagli stecchini del famoso gioco, perché ogni mensola appare poggiata sull’altra alla rinfusa. Una forma grafica destrutturata in versione rossa o nera, in diverse dimensioni, da fissare alla parete come una mensola o poggiata a terra. Bizzarre sezioni orizzontali o verticali in rovere delimitano gli spazi in cui tenere libri o CD, tutti dotati di numero di serie per poter seguire con precisione lo schema di montaggio: sembrano successioni casuali, ma non lo sono!
Non solo disordinato, ma anche traballante: il mobile Quake è una libreria che dà una strana impressione di instabilità rompendo con gli ambienti rigidi a cui siamo abituati. 8 mensole in legno massiccio separate da altrettanti moduli asimmetrici in metallo che si abbinano a coppie, ma di diverse forme e dimensioni. Si montano l’uno sull’altro senza viti o colla, e l’effetto finale è una libreria che sembra traballante e inclinata, ma non lo è! Quake è un prodotto Eno.
Grafica e allo stesso tempo molto elegante, perfetta per arredare un salotto classico o un workspace di un certo tono, Opus Incertum – nome di un’antica tecnica di costruzione romana – è la libreria che trae ispirazione dalle celle dell’alveare. Ogni mensola è inclinata e diversa dall’altra, e il materiale leggerissimo (polipropilene espanso) la rende molto versatile: può anche fungere da divisore di stanza, un tramezzo bello da vedere da entrambi i lati. È possibile utilizzare un singolo modulo o assemblarne diversi per creare una libreria trasformabile; i moduli si incollano con nastro biadesivo. Opus Incertum è un’idea del designer Sean Yoo per Casamania, ed è disponibile in svariati colori e forme.
Infine, una simpatica proposta La Corbeille: lo scaffale Snake (o la versione TwoSnakes, set di due scaffali sovrapposti) è un’idea del designer Benjamin Faure, che riveste lo spazio con eleganza e conferendo un forte impatto visivo. Si arrampica sulla parete come il serpente dei videogiochi, con angoli retti, formando spazi geometrici su cui riporre libri o CD.