Si è spento nella notte, Ottavio Missoni, al fianco della sua compagna di vita Rosita con la quale aveva fondato a metà anni '50 la maglieria Missoni.
Insieme, Ottavio e Rosita hanno rivoluzionato il mondo dell'alta moda, costringendolo a riadattare la sua visione della lana come capo povero.
Il successo commerciale della casa di moda avviene nel 1960, quando Ottavio e Rosita cominciano ad utilizzare la macchina da cucire Rachel, creata per la lavorazione degli scialli, per creare vestiti.
Il risultato sono gli abiti leggeri ed impalpabili, sofisticati ma al tempo stesso molto facili da portare che hanno reso famoso il marchio.
E' il settembre del 1973 quando i Missoni ricevono a Dallas il prestigioso Neiman Marcus Fashion Award, equivalente del premio Oscar nel campo della moda.
Il lutto per la morte di Ottavio segue di pochi mesi la choccante notizia della scomparsa del figlio Vittorio avvvenuta il 4 gennaio a Los Roques, in Venezuela, mentre stava viaggiando su un aereo da turismo con la compagna e una coppia di amici.
Nei giorni passati lo stilista era stato ricoverato con scompensi cardiaci e respiratori, per essere dimesso il 6 maggio.
Grande sportivo, Ottavio Missoni si è dedicato tutta la vita all'atletica leggera, indossando addirittura la maglia azzurra nel 1935 nei 400 metri piani ed ostacoli.
Dal 1997 il timone dell'azienda è passato ai figli di Ottavio e Rosita, e ad ognuno di essi è stato assegnato un compito particolare.
E' Angela Missoni a diventare direttore artistico della casa di moda, accolta calorosamente dalla critica e dal pubblico.
Dal 2007 Angela Missoni disegna sia la collezione uomo che la collezione donna, Margherita Missoni (dopo aver fatto da testimonial per la campagna lancio del primo profumo della maison) si presenta come ambasciatrice dell'azienda.
Ottavio era un uomo schivo e semplice, che non amava prendersi troppo sul serio.
Celebre la dichiarazione resa durante il Chiambretti Night, quando Ottavio ha così evitato domande sui suoi colleghi: «Non mi chiedere di moda, non me ne intendo, e nemmeno dei miei colleghi, non li conosco bene, li saluto e basta.»
Altrettanto celebre una sua frase, divenuta un must per gli amanti della moda e soprattutto della casa italiana: «Per vestirsi male non serve seguire la moda, ma aiuta».
Aveva 92 anni Ottavio Missoni, detto Tai. Lo stilista e imprenditore è mancato nella sua casa nel Varesotto, a Sumirago, dove si trova anche l'azienda di moda da lui fondata e gestita..
I funerali avranno luogo lunedì 13 Maggio alle ore 14.30 presso la Basilica di Santa Maria Assunta, in Gallarate. La camera ardente sarà allestita domenica 12 Maggio dalle ore 10.00 alle ore 18.00 nel cortile dell'azienda in Sumirago, via Zara.