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Moda e sottocultura: dal club alla passerella

Una grande mostra al Victoria and Albert Museum di Londra esplora la moda e lo stile dei club negli anni ’80 e la loro influenza sulle passerelle ufficiali

Scarlett wearing Bodymap
©Monica Curtin Photograph/V&A

Mentre al MET di New York una grande mostra analizza l’influenza del punk sulla moda mainstream, il Victoria and Albert Museum di Londra si focalizza su un’altra sottocultura giovanile che ha avuto grandissimo impatto sullo stile delle passerelle, quella dei club. Club to Catwalk: London Fashion in the 1980s è l’esposizione che, a partire da luglio, esplorerà l’esplosione creative che contagiò la moda inglese negli anni Ottanta, e in particolare come lo stile dei club underground abbiano influito sulle creazioni fashion di tutto il mondo.

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In esposizione più di 85 outfit di stilisti più che noti, da John Galliano a Katherine Hamnett fino all’immancabile Vivienne Westwood, e gli accessori di designer come Stephen Jones e Patrick Cox. Il percorso espositivo si articolerà per sezioni tematiche: al piano terra, un focus sui giovani stilisti che si sono ritrovati improvvisamente sul palcoscenico della creatività mondiale. Parliamo ad esempio dei 22 stilisti londinesi (tra cui un giovanissimo Galliano) a cui Blitz Magazine commissionò nel 1986 il design delle giacche in jeans Levi’s Strauss & Co, che saranno in esposizione. A seguire, la mostra si concentra sull’abbigliamento da club e gli accessori che contraddistinguevano questi look: parliamo principalmente di stili fetish, gotici, oppure new romantic fino ai raver. In questa sezione sono inclusi alcuni capi di abbigliamento indossati da icone dell’epoca, come Boy George o Adam Ant.

Ma il punto cruciale del percorso espositivo è quello che mostra le creazioni dei grandi stilisti negli anni Ottanta, o perlomeno di coloro che in quegli anni hanno cominciato ad accrescere la loro fama. Molto menswear in mostra, ad esempio le creazioni di Jasper Conran, Paul Smith, Workers for Freedom e Willy Brown (che vestì niente meno che i Duran Duran). Un focus verrà fatto anche sul design dei tessuti, in quegli anni aveva un ruolo di rilievo, basti pensare alle t-shirt oversize o alle stampe chiassose. Non manca una certa attenzione verso l’emergere della maglieria.

Ecco che nei club londinesi tutto questo convergeva, musica e moda si sposavano creando un ambiente in cui le persone si sentivano assolutamente libere di esprimersi e sperimentare, arrivando in certi casi a creare delle ‘parodie’ dell’abbigliamento tradizionale. A prova di ciò, la mostra figura anche alcuni giornali molto in voga all’epoca, come The Face, i-D e Blitz, che ritraevano e propagandavano lo street look e lo stile da club con modelle non professioniste: più una sorta di documentazione sociale che una copia di Vogue.

Club to Catwalk: London Fashion in the 1980s

A cura di V&A Head of Fashion, Claire Wilcox, con consulenza di Wendy Dagworthy
10 Luglio 2013 – 16 Febbraio 2014
per maggiori informazioni www.vam.ac.uk