Artisti di tutto il mondo unitevi: la piattaforma Artstack, fondata nel 2011 da Ezra Konvitz, James Lindon e Alex Gezelius, nasce come punto di ritrovo virtuale per curatori, galleristi, studiosi e appassionati con la voglia di condividere l’arte.
Il sito, ribattezzato “il Pinterest del mondo dell’arte”, si propone infatti di condividere contenuti multimediali relativi ad artisti, collezionisti, musei e gallerie attraverso la gestione di una pagina profilo. Grazie alla propria registrazione (al momento solo su invito) si può collezionare virtualmente le opere d’arte più amate, anche catalogandole e riunendole in sottogruppi, e scoprire nuovi artisti grazie alla propria rete di “amici” e follower.
“Artstack è un modo per mettere in condivisione e ricordare opere e artisti – ha raccontato uno dei fondatori – È uno strumento sociale perché l’arte è sociale e il miglior modo per scoprirla, è attraverso la gente”.
Grazie ad un approccio democratico, Artstack offre una realtà dove chiunque può avere voce in capitolo e chiunque può aggiungere nuovi artisti e lavori, oppure “accatastare” lavori già presenti sul sito (to stack dall’inglese “mettere nel mucchio”, “accatastare”). Un utente può seguire un altro utente oppure un artista che ritiene interessante e commentarne i lavori.
“Le autorità di mercato a loro volta utilizzano Artstack per comunicare informazioni e prezzi delle opere – raccontano ancora Konvitz, Lindon e Gezelius – Artisti riconosciuti a livello internazionale, gallerie, curatori e direttori di musei hanno la facoltà di ampliare così il loro pubblico e di mettere in rete le immagini in anteprima”.
Nonostante il sito sia ancora in beta, sono già assidui fruitori artisti come Sterling Ruby, Conrad Shawcross, Barbara Hepworth e Ai Weiwei. E non solo: anche il ministro della cultura inglese Ed Vaizey, il co-direttore di Frieze Matthew Slotover e il curatore Hans Ulrich Obrist hanno inaugurato un profilo Artstack.
La magia dell’arte corre sul filo di internet.
