IL LOOK. Beppe Grillo è vicino alla gente e lo dichiara a squarciagola con la scelta di abiti sportivi. Da consumato attore di teatro sa che la tonalità scura è la regola, la rispetta quindi rigorosamente. Pantaloni dal taglio casual si abbinano a una polo classica sbottonata sul petto. Camicia in poche occasioni, quando, per esempio, la indossa sul palco di San Giovanni, opta per un modello a quadri, nascosto da una giacca abbondante. Nulla deve far indovinare che l’animo non sia totalmente votato alla causa della democrazia popolare. Mentre il piumino è la sua corazza per sentirsi al sicuro e scatenare l’omelia. Color crema, scuro senza cappuccio, con il cappuccio imbottito e in pelliccia, la galleria è numerosa come le performance del comico. Completano l’outfit, un paio di scarponcini in pelle e senza lacci. Veri accessori di guerriglia pratici e comodi.
LO STILE. Beppe Grillo vuole essere il magafono del popolo, il suo strumento, e per realizzarlo passa per uno stile spesso anonimo. Sono le sue orazioni e la carica con la quale scuote la capigliatura felina, e ormai imbiancata, a parlare, più dello stile. Ma che lo voglia o no, anche questa scelta-assenza rivela una capacità di adattamento camaleontica tipica del trasformismo politico. Dopo l’elezione del Movimento e i colloqui istituzionali, la musica infatti cambia. Cappotto scuro, camicia bianca, anche se lasciata aperta sul petto. La politica trasforma le carte in tavola per tutti, e si vede.