IL LOOK. Tra la schiera dei grillini neofiti della politica italiana, Marta Grande, è sicuramente depositaria di alcune peculiarità che la inquadrano immediatamente come una personalità tranquilla e determinata. Il caschetto rossastro, sempre in ordine e ben sistemato, la parlata calma e gli abiti bon ton. Sono scelte che sembrano raccontare la tranquilla determinazione di una giovane pronta a cambiare le cose. Sia come attivista sia come neoeletta, la giovane venticinquenne punta su un’immagine acqua e sapone. Non poteva scegliere umore migliore di un’apparenza pura, per rappresentare il nuovo inizio della politica. Nel momento della vittoria elettorale del Movimento, durante il suo primo contatto con stampa e televisione, ha indossato un sobrio tailleur nero con ritagli geometrici sul petto che lasciavano spazio alla pelle nuda. Completava il look, una giacca corta nera lasciata aperta sul davanti. Seria sì, ma non troppo.
LO STILE. Rigore istituzionale ma anche un briciolo di vanità. Marta Grande sembra preferire uno stile che rileva, in alcune scelte, una dolcezza retroattiva nascosta tra le pieghe aspre del piglio necessario ad affermarsi nella tribuna politica contemporanea. L’espressione è calma, gli outfit oscillano tra capi classici, romantici e scelte casual. I piumini lunghi che indossa nelle manifestazioni di piazza, non cedono alle tonalità scure. Grigio metallizzato o rosso come la chioma. In una delle poche interviste rilasciate alla stampa, racconta a Repubblica di ispirarsi a icone femminili storiche come Nilde Iotti, prima donna a guidare la Camera e fautrice di un binomio di successo: eleganza e potere. Ma per ora la strada della neoeletta è in salita. Tutta ancora da scrivere.