Same love, stesso amore, stessa voglia di unirsi in matrimonio, stessa voglia di festeggiare, stessa necessità di un wedding planner, solo che i destinatari sono coppie gay. Queste, in sintesi le motivazioni che hanno portato alla creazione di “Same Love”, prima agenzia di wedding planning gay, capitanata da Laura Marchetti, già responsabile immagine di Univers.
L’agenzia è la prima organizzazione italiana che si occupa di pianificare nei dettagli l’unione di coppie omosessuali, dando anche un interessante punto di vista sulla questione matrimonio omo in Italia. Dall’individuazione del tipo di cerimonia, pool party o bucolica, passando per tutte le pratiche burocratiche necessarie per sposarsi all’estero, fino all’incontro con un mentore riconosciuto dalla comunità gay che ufficializzi il matrimonio. Il progetto, lungimirante nel catturare un settore di business ancora scoperto, nasce da un incontro fortuito tra la Marchetti e l’amico Alessandro Bentivegna, gay, e recentemente sposatosi in Irlanda. L’intuizione di usare il proprio gusto e la propria capacità organizzativa per occuparsi di tutti gli aspetti di una cerimonia e di un rito GLBT, hanno fatto il resto. Tante richieste, e possibilità di soluzioni anche low budget, che vanno dal matrimonio tradizionale tutti in bianco fino alla cerimonia all’estero. Su tutta l’organizzazione pesa un po’ l’ombra di un divieto tutto racchiuso in un’anomalia italiana. Nella penisola le coppie gay non possono sposarsi ufficialmente. Su questo Laura Marchini chiarisce che ad oggi il paese nel quale è più facile sposarsi, anche per gli stranieri, sono gli Stati Uniti.
La location è invitante ma senz’altro non a portata di portafoglio. E in Europa dove è più facile sposarsi? La risposta è la Spagna, paese facilmente accessibile dal punto di vista burocratico. “Same Love”, oltre ad essere pro matrimonio GLBT nelle pratiche, tenta anche di aprire una via di riflessione sull’arretratezza del sistema italiano, ospitando un blog sul tema al sito www.samelove.it. Si parla di ciò che avviene fuori dall’Italia ripensando una soluzione che consenta agli abitanti del belpaese di vedere riconosciuta la propria unione sul piano della legalità e dei diritti.