L’eroe romantico del ventunesimo secolo ha un fisico scolpito nel marmo, due occhi chiari, sa ballare e ha un pessimo temperamento. O forse non pessimo, soltanto fuori controllo. Come una bomba che cammina: e cioè con effetti devastanti. Un uomo così ha il volto di Bradley Cooper, che con la sua performance ne Il lato positivo – Silver Linings Playbook, ci regala una delle migliori commedie romantiche made in USA realizzate negli ultimi anni.
Cooper, che ha debuttato nel 1999 in un episodio di Sex and the City, ha lanciato la sua carriera grazie alla serie Una notte da leoni. Oggi è uno dei most wanted di Hollywood. Il lato positivo, in uscita in Italia questa settimana, ha il coraggio di aprire la storia esplorando il dramma di un uomo appena uscito dall’ospedale psichiatrico e abbandonato dalla moglie, per poi puntare come una freccia all’esterno del tunnel dove le cose possono splendere e trovare un equilibrio.
Ne abbiamo parlato con l’attore, che nel descrivere il suo personaggio affetto da sindrome bipolare dice: “Pat non sa cosa lo accende. Non sa come comportarsi davanti ad alcune situazioni. Non riesce ad uscire da alcuni loop emotivi”. L’amicizia con la vedova interpretata da Jennifer Lawrence (vincitrice dell’oscar) e la danza lo aiuteranno a curarsi: “Sono cresciuto negli anni Ottanta e Novanta – racconta – Sono stato un grande fan di Patrick Swayze, non solo di Dirty Dancing. Sin dal suo primo ruolo ne I ragazzi della 56sima strada”.
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di Pierpaolo Festa