Se con l’arrivo dell’autunno il foliage propone uno degli spettacoli paesaggistici più belli al mondo, il risveglio della natura a primavera non è da meno. Mentre nel primo caso ci si trova immersi in uno spettacolo di colori che tuttavia infondono una sorta di torpore, di vita che si addormenta, si prepara al lungo letargo, la fioritura inebria i sensi, allerta l’olfatto, vivacizza la vista, e infonde quel brio che solo la primavera può dare. I fiori, simbolo per eccellenza della bella stagione, seguono una stagionalità, e nei parchi naturali d’Italia è possibile godere del loro sbocciare.
Il Parco-Giardino di Sigurtà (Valeggio sul Mincio, Verona) si sta preparando all’esplosione di colore che presto lo invaderà: a marzo una delle fioriture più attese è quella dei tulipani, tanto da essersi trasformata in un vero e proprio evento, la ‘Tulipanomania’. Oltre un milione di tulipani, 150 varietà (tra cui lo splendido tulipano nero Black Charme e quello viola scuro Queen of the Night), creeranno un meraviglioso tappeto floreale sul manto del parco, garantendo uno spettacolo che ha inizio nell’ultima decade di marzo e dura circa un mese. Assieme a giacinti, muscari e narcisi, i tulipani ammanteranno il prato disposti come natura ha voluto, ma anche organizzati in scenografiche aiuole. Lo spettacolo delle fioriture nel Parco di Sigurtà continua ad aprile con gli iris, a maggio con le rose, durante l’estate con le ninfee e a settembre con gli aster.
A Merano, una spettacolare fioritura si può ammirare presso i Giardini di Castel Trauttmansdorf. Anche qui sono i tulipani i primi ad esibire tutta la loro bellezza, seguiti ad aprile da camelie e rododendri, fino alle rose e le peonie di maggio. Sono più di 150.000 i tulipani di questo giardino, ma sono tante altre le attrazioni botaniche che offre il parco: un olivo di 700 anni, un raro esemplare di Wollemia Nobilis e la vite più grande e quasi certamente più antica del mondo. Si può passeggiare sostando ad ammirare le ‘stazioni sensoriali’, come il mosaico geologico, il bosco di bambù, la roccia sonora, tra le tante.
A Cascina Emilia, in provincia di Biella, sorge il Parco Burcina Felice Piacenza, noto per lo spettacolo dei rododendri in fiore, per il quale però occorre attendere fine maggio. Nel frattempo, a marzo sbocciano camelie, eriche, narcisi, e i percorsi naturalistici contemplano splendidi faggi, aceri, sorbi, betulle. Appena fuori dal confine italiano, ossia a Locarno, Svizzera, sul Lago Maggiore si tiene il Festival delle Camelie, appuntamento annuale che celebra questo fiore, non solo per ammirarne la bellezza, ma anche per comprenderne la natura. Il festival si arricchisce infatti di interventi di floricoltori e professionisti, che danno vita ad una rassegna scientifica in cui vengono esposte centinaia di camelie recise. Ma l’attrazione vera è il Parco delle Camelie, che ospita circa mille esemplari di questo fiore su 10.000 mq di terreno.
Infine, se vi va di conciliare una romantica ‘gita floreale’ ad un weekend istruttivo, potete visitare il Museo del Fiore nei boschi della Riserva Naturale Monte Rufeno (Aquapendente, tra Toscana e Umbria), nella quale crescono migliaia di specie di piante e fiori. La mission del museo è far conoscere la biodiversità e il patrimonio ambientale del territorio, e con l’arrivo della primavera potrete ammirare il prugnolo, il croco, l’erica, l’anemone, il ciclamino, il ranuncolo, il biancospino, l’orchidea, il narciso.