E' stata una settimana della moda flagellata da pioggia, neve e temperature polari: Milano Moda Donna 2013 2014 ha avuto un che di sport estremo, almeno in quanto a resistenza. Ma la morsa del gelo non ha certo fermato lo show, che si è svolto in modo scorrevole se non per il solito, canonico ritardo sulla tabella di marcia. Chiude oggi la grande kermesse che passerà il testimone ai defilé parigini, e si conclude con le sfilate delle giovani promesse del sistema moda Italia, ed è tempo di tirare le somme. Quali sono stati (e saranno) i leit motiv dell'autunno inverno 2013 2014? Domina la scena il mood garçonne, a cui Re Giorgio ha dedicato un'intera collezione, in cui la donna prende a man bassa dal guardaroba dell'uomo e riadatta a sé stessa i capi maschili. Lo ha fatto Ermanno Scervino scegliendo la flanella grigia, Roccobarocco con i suoi completi giacca e gonna, Dsquared2 e il già citato Giorgio Armani. Mai come quest'anno si è visto un uso massiccio di pellicce: siamo lontani dall'epoca del 'meglio nude che in pelliccia', anzi, oggi il pelo degli animali si usa per capospalla e accessori, e si tinge di tinte fluo quasi a togliere ogni parvenza di selvatico. Per Fendi il pelo animale (tinto e colorato) è stato il grande protagonista della serata, ma non ha lesinato nemmeno Krizia, Angelo Marani, Laura Biagiotti, Francesco Scognamiglio, Just Cavalli (durante la cui sfilata c'è stata la protesta degli animalisti) e molti altri. Tra i mood della settimana si aggiudica un posto in primo piano l'uso dei tessuti sovrapposti e filati che diventano tridimensionali, caratteristica dell'intera collezione Sportmax. Il mix and match delle stampe ha influenzato la creatività di moltissimi stilisti, da Angelo Marani a Blugirl, passando per Massimo Rebecchi e Gucci. A proposito di Gucci, la donna noir, misteriosa, fumosa è diventata icona, e oltre alla maison si sono ispirati alle dive del cinema del passato anche Francesco Scognamiglio e Ermanno Scervino. Il passato insegna e il suo stile ritorna, ce lo confermano Emporio Armani e Iceberg. Ma anche la Cina ha ispirato molti, da Just Cavalli che ne ha ripreso i simboli a Blugirl che ne ha ripreso i costumi. Ancora, massiccio il ritorno della maglieria, che ha interessato Laura Biagiotti, Iceberg, Byblos e importante l'uso dei fiori anche se si tratta della stagione invernale: li hanno scelti Roberto Cavalli, Paola Frani, John Richmond, tra i tanti. Infine, torna il tartan e si mescola con le stampe più svariate (Angelo Marani, Blugirl) e, leit motiv di molte collezioni, le scarpe perdono il tacco: torna l'eleganza raso terra.
Giulia Mattioli