Il LOOK. La mise di Nichi Vendola, presidente di Sel alias Sinistra, ecologia e libertà, è sempre subalterna rispetto al suo linguaggio. Il presidente della regione Puglia esprime un gusto classico puntellato da elementi vivaci. Una tendenza evidente nella scelta di pochi e anticonvenzionali accessori. Il mestiere del politico costringe Nichi a frequentare ambienti formali e istituzionali, affrontati sempre con uno stile impeccabile. I cliché dell’etichetta vengono così sdrammatizzati da una cravatta fantasia o da una sciarpa annodata sportivamente intorno al collo. Quando le telecamere non lo riprendono, specialmente in radio, il politico azzarda una t-shirt sportiva sotto giacche eleganti. E poi gli accessori. L’orecchino circolare e l’anello al pollice, segni peculiari di diversità culturale e politica.
LO STILE. Cattolico, omosessuale ed ex militante “rosso”. E ancora oratore infallibile e produttore d’immagini affascinanti scandite da una “s” imperfetta e musicale. Il fondatore di Sel riesce a essere personaggio senza trasformarsi in macchietta. Non è un compito semplice. Sono necessari, tra gli altri, equilibrio, raffinatezza e personalità. Bandito il protagonismo. Sotto il vestito batte un cuore rivoluzionario pronto a cavalcare il filone di rinnovamento della sinistra. E sono le scelte ardite in fatto di stile a rivelarlo nei particolari. Allora, guardando un po’ più a fondo, si osserva che l’orecchino è decorato con minuscoli brillanti e che le cravatte, alla prima occhiata solamente macchie di colore, rivelano invece fantasie articolate, come il lessico del politico. Sono giochi ed enigmi per chi è attento e sa vedere. D’altronde, è il Nichi stesso a definirsi “ludico, anarchico, infantile e narcisista”. Lo stile lo intrappola. Lui sornione, conferma.