La rivincita delle curvy

Essere formose non è più peccato. Torna la voglia di curve, di donne sicure di se e del proprio corpo. Un richiamo a un universo femminile in cui le linee sono naturali, spesso abbondanti, che inneggiano ad una femminilità più autentica, lontana da modelli scheletrici, dettati dal severo mondo della moda e dello showbiz.
Lo dimostrano con orgoglio le star come Kate Upton e Jennifer Lawrence, simboli di una femminilità burrosa, che hanno raggiunto notorietà e successo nonostante i chili di troppo.
Kate Upton, già consacrata dalla copertina del numero speciale di Sports Illustrated dedicato al beachwear,è stata per anni criticata per le sue linee procaci e poco asciutte. "E’ troppo grassa per la moda e la pubblicità” hanno dichiarato in molti, ma nonostante i giudizi negativi la Upton ha guardato avanti ed è riuscita a guadagnarsi la fiducia di molti stilisti come Sam Edelman, che ha dichiarato in una recente intervista "abbiamo scelto Kate proprio perché non è uno stecchino".
Jennifer Lawrence d’altro canto è una delle attrici del momento: è candidata all’Oscar per il film “Il Lato positivo” di Danid ‘O Russell, con cui ha già vinto un Golden Globe, un Sag Award (il premio assegnato dagli attori) e recita accanto a stelle del calibro di Bradley Cooper e Robert De Niro.
Ha esordito come giovanissima protagonista di “Un gelido inverno”, ed è stata scelta come protagonista-guerriera della saga “Hunger Games”. Ma il suo fisico non è stato apprezzato dai cultori del genere che l’hanno giudicata troppo in carne per il personaggio. Ma anche lei come la Upton non si è data per vinta e ha continuato a lavorare difendendo il suo aspetto. "Mi fanno  notare che non sono esile, che il mio sedere si vede e che dovrei essere più magra – ha dichiarato recentemente la Lawrence – Rispondo che non sono una ragazza lecca-lecca e che preferisco avere le gambe in forma, piuttosto che solo belle, e continuare a mangiare pizza".
Le due star sono riuscite a valorizzare il loro talento attraverso il loro corpo; incuranti delle critiche, entrambe si sono imposte trionfalmente nei rispettivi settori – una nel cinema, l’altra nella moda – prendendosi una vera e propria rivincita sul mondo che le circonda.