E chi lo dice che d’inverno è meglio chiudere la bicicletta in uno stanzino, per abbandonarla a ruggine e ragnatele? Basta munirsi di guanti, sciarpa e giubbotto, per usarla anche sotto la neve. Ci sono piste ciclabili, nelle principali città italiane, che permettono bellissime passeggiate alla scoperta di luoghi incantevoli e posti immersi nella natura e nell’arte.
A Roma consigliamo due percorsi: il primo collega Ponte Milvio a Villa Ada ed è anche conosciuto come ciclovia della musica, in quanto passa per il Parco della Musica. Collega la pista tiberina a quella dell’Aniene, attraversando il Palazzetto dello Sport, lo Stadio Flaminio ed il Parco di Villa Glori, dove sarà possibile concedersi una piccola sosta per ritemprare fisico, mente e spirito. La lunghezza è di circa cinque chilometri e la difficoltà è bassa. Molto più centrale e storica la strada ciclopedonale che, lunga circa tre chilometri, si snoda nel centro storico della Capitale e congiunge il Testaccio con il Colosseo.
A Milano, un percorso corto ma centralissimo, per non perdere l’allenamento senza affaticarsi: dalla Stazione Centrale a Piazza della Repubblica, è dotato di semafori dedicati ai ciclisti. La parte che costeggia il parco di via Palestro potrebbe essere sostituita con l’attraversamento del parco. Difficoltà media e tanti chilometri da macinare per chi volesse percorrere la ciclabile che collega Milano a Lecco: lungo la strada si incontrano alcune centrali idroelettriche ed il suggestivo santuario della Madonna della Rocchetta. Fino a Cassano d’Adda si segue il naviglio della Martesana, per poi costeggiare il fiume Adda.
A Firenze una pista ciclabile degna di nota, per percorso e lunghezza, è quella che unisce lo stadio Artemio Franchi al Ponte da Verrazzano: poco più di due chilometri, si snoda attraverso via Paoli, viale Edmondo de Amicis e via Agostino Lapini. E se invece avete voglia di una bella sfacchinata nella bellissima regione umbra, non perdete il sentiero attorno al Lago Trasimeno, lungo ben cinquanta chilometri, e che percorre il centro dei paesi che si affacciano sul lago. Attenzione, il percorso non è solamente ciclabile.
Concludiamo con la Campania, con una pista ciclabile davvero ardua, lungo il fiume Volturno: quasi 150 chilometri dalla sorgente situata a Rocchetta a Volturno fino a Capua, attraverso piccoli paesi come Montaquila, Taverna Ravindola, Sesto Campano, Presenzano, Gagliano, Ruviano, Alvignanello, Castel Campagnano, Squille e Cesine. Il tutto segnalato con tabelle in ferro, pvc, ed adesivi. Una pista ciclabile alla scoperta di Salerno, invece, potrebbe essere quella che parte dal Lungomare Tafuri sino a Via Roma. Lungo il percorso è possibile scoprire il Duomo, piazza Sedile del Campo, i Giardini della Minerva e la Chiesa Ss. Annunziata.
Ma forse l’Italia dovrebbe prendere spunto dai ciò che accade nel resto d’Europa: nei Paesi Bassi si contano 18 milioni di biciclette, nonostante la popolazione totale sia di 17 milioni. Ed il governo olandese punta ad aumentare del 20% il numero di spostamenti in bici entro i prossimi 20 anni. L’ultima innovazione sperimentata sono le piste ciclabili riscaldate: vengono inseriti nell’asfalto dei tubi in plastica, attraverso i quali verrà fatta passare acqua a 15°, riscaldando l’asfalto e, di conseguenza, sciogliendo il ghiaccio. Non solo: prossimamente sarà realizzata anche un tipo di segnaletica orizzontale fluorescente, e saranno aggiunte luci con sensori che le fanno accendere solo al passaggio di veicoli, assieme a pattern luminosi che si attivano quando si rischia di imbattersi in strade ghiacciate. Prendiamo spunto…
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