“La tecnologia è sempre stata l’essenza della moda. Il suo veloce progresso crea nella moda una continua evoluzione estetica, e ciascuno dà all’altro un quadro più ampio di riferimento e più possibilità di esplorare nuovi orizzonti “. La mostra Fashion and Technology inaugurata al The Museum at the Fashion Institute of Technology di New York fino all’8 Maggio, esplora l’impatto delle tecnologie emergenti sulla natura e la produzione del fashion design nel corso degli ultimi 250 anni.
Il termine “tecno-fashion” viene attribuito ad un fenomeno che si è sviluppato nel ventunesimo secolo, ma i progressi tecnologici della moda sono stati plasmati e realizzati fin dalla metà del XVIII secolo.
La rassegna si concentra sulle innovazioni che hanno ispirato la produzione, i materiali,l’ estetica, e la funzione del fashion design dal 1700 fino ai giorni nostri.
Si parte dagli oggetti creati durante la rivoluzione industriale del XVIII e XIX secolo, in cui le innovazioni nella produzione tessile hanno rivoluzionato l’industria della moda come ad esempio il filatoio, il telaio Jacquard, e la macchina da cucire. Con i primi decenni del XX secolo, la tecnologia trasforma rapidamente il paesaggio urbano, creando nuovi edifici estesi in senso verticale, soprannominati “grattacieli” . Nello stesso periodo nasce il movimento Art Déco caratterizzato dall’uso di materiali come l’alluminio, l’acciaio inossidabile, lacca, legno intarsiato, pelle di squalo o di zebra.
Dopo la seconda guerra mondiale, il sodalizio moda – tecnologia torna alla ribalta.
Il 21 Luglio 1961 Louis Armstrong è il primo uomo sulla luna. Anche lo stile compie un passo verso il futuro e tra i suoi maggiori esponenti c’è André Courrèges che nel 1965 rivoluziona la sua collezione haute couture realizzando linee geometriche, eliminando corpetti e reggiseno e realizzando abiti con ampie tasche, short e pantaloni a metà polpaccio.
Nel tardo XX secolo, la rapida diffusione dei personal computer e l’introduzione di Internet trasformano nuovamente la cultura. Jean-Paul Gaultier pioniere della moda alternativa, si rivolge al “cyber-spazio” per l’ispirazione estetica riuscendo a realizzare tute di nylon e lycra con stampe Op Art.
Oggi la tecnologia digitale continua a trasformare la realizzazione e la progettazione della moda. Dalla stampa 3D ai progressi nel campo dell’elettronica, i progettisti stanno creando capi in grado di riprodurre musica, rispondere alle chiamate telefoniche, e anche monitorare il battito cardiaco di chi la indossa. Come ha ribadito più volte lo stilista Hussein Chalayan, “la moda si rinnoverà attraverso la tecnologia, attraverso nuove fibre e nuovi modi di creare vestiti. Senza rischio, non si cambia il mondo “.