Gusto, giustizia, tempo e scrittura. Quattro temi forti che hanno un solo
comun denominatore: Alessandro Baricco. Lo scrittore di "Novecento"
esordisce in questo periodo a teatro con il suo: Palladium Lectures,
quattro lezioni per quattro personaggi diversi che incarnano il modo
in cui la società è mutata attraverso la storia.
Nel corso delle puntate sarà possibile conoscere e riconoscere personaggi
significativi ma anche molto differenti tra loro.
La prima figura sarà quella di Kate Moss, icona della stile contro corrente che ha
modificato il gusto collettivo della bellezza: acerba, infantile,
ruvida ma vera. La Moss, che si è imposta a soli sedici anni sulle
riviste più glamour del mondo, ha rivoluzionato in poco tempo il
modo di vivere ed esibire il gusto, contrapponendosi di diritto alla
bellezza apollinea di Claudia Schiffer. “Mi affascinano queste
scosse improvvise – racconta Baricco – questi mutamenti dovuti ad
attese non soddisfate e desideri non appagati, ne è un esempio anche
la vocalità della Callas cha ha demolito quella armoniosa di Renata Tebaldi”.
La top model lascia il posto, nella seconda lezione, allo storico Tucidide, principale
esponente della letteratura greca, con il quale viene sviscerato il
tema della giustizia. Attraverso una serie di dialoghi tra gli
ateniesi e il popolo dei Melii, Baricco pone l’accento sulla
giustizia intesa come equità, parità, insieme di diritti che vanno
oltre alla mera forza o debolezza. "Domandarsi cosa sono i
diritti – spiega lo scrittore – in una situazione di palese forza di
uno rispetto all’altro è un interrogativo interessante e molto complicato da definire".
Nella terza lezione lo scrittore propone una riflessione sul tempo. Nello specifico viene
raccontato il viaggio della notizia dopo la fuga del re Luigi XVI da
Parigi e dunque il tempo o meglio la tempistica con cui tutte le
regioni della Francia vennero a conoscenza dell’accaduto. In alcune
città l’annuncio arrivò quando ormai il re era stato riportato
indietro. "Questa vicenda crea un’immagine evanescente e
cubista del tempo – afferma Baricco – spesso arriviamo troppo presto
o troppo tardi, nella nostra vita non c’è puntualità. È proprio
nelle smagliature del tempo che nascono le emozioni, la poesia e
l’utopia”.
Infine, nella quarta lezione viene data voce alla scrittura di Marcel Proust, nella sua particolare tecnica e
difficoltà. Anche i più diffidenti possono accostarsi alla
brillantezza della sua letteratura, ci spiega Baricco, e possono
arrivare non solo a comprenderlo ma anche ad emozionarsi.
Quattro lezioni che porranno risposte e genereranno altrettante domande,
questo l’obiettivo di Alessandro Baricco che dal 17 al 20 Gennaio
sarà al Teatro Palladium di Roma per interrogarci e interrogarsi
sulle trasformazioni della nostra società attraverso la cultura
colta e popolare: da Proust a Kate Moss