Gli amanti della tradizione se ne dispiaceranno, ma c’è chi anche a Natale non può esimersi dal contare le calorie. Senza esagerare con le restrizioni (è pur sempre un giorno di festa!) si può modificare il menù del grande pranzo inserendo piatti leggeri ma assolutamente gustosi. Potreste proporre un banchetto interamente vegetariano, oppure a base di pesce, mentre cercate di evitare carni molto cotte con sughi e intingoli, e naturalmente limitate al minimo gli alcolici e le bibite. Per quanto riguarda gli aperitivi i classici sottaceti sono molto poco calorici, quindi via libera a cipolline e cetriolini, mentre fate attenzione alle verdure sott’olio. E’ sempre utile mangiare un bel piatto di verdura cruda prima di cominciare il pranzo, che contribuisce al senso di sazietà. Visto che è Natale, sbizzarritevi con insalatine particolari e variopinte, come finocchi, arancia e olive, oppure lattuga e pere, o radicchio e mela. Come condimento, provate con il succo d’arancia e un goccio d’olio d’oliva, o magari con dello yogurt bianco allungato con olio e sale. Il pinzimonio è un ottimo espediente per mettere qualcosa di light in pancia aspettando i primi piatti, ma se i vostri ospiti sono davvero affamati, potete proporre degli involtini di melanzane: grigliate delle fette sottili di melanzana, mettetevi al centro un trito di pomodorini, capperi e basilico e concedetevi un pochino di ricotta, arrotolate e fermate con uno stuzzicadenti. Anche i frutti di mare sono un ottimo antipasto light, ma ovviamente devono essere freschi e non sott’olio. Passiamo ai primi. Un’opzione è preparare un piatto a base di brodo vegetale (molto meno grasso di quello di carne) oppure di pesce. Nel primo caso potreste cimentarvi con i passatelli, ricetta tipicamente romagnola non esattamente ipocalorica, ma essendo una minestra ne basta una manciata a commensale. Si tratta di una sorta di ‘spaghettoni’ che si creano mettendo l’impasto nello schiaccia-patate e buttandoli a cuocere 5 o 10 minuti nel brodo. L’impasto si fa con uova, pane grattugiato, parmigiano (nella versione light mettetene poco) e noce moscata. Se preferite la pasta, oltre all’ovvio consiglio di non mangiarne più di 80 grammi, scegliete un condimento poco calorico ma gustosissimo come il tartufo per esempio, che non necessita di soffritti e sughi. In alternativa, potete preparare un risotto con verdure o funghi in versione light: brodo vegetale molto saporito, niente burro, soffritto fatto con acqua e vino bianco. Per i secondi i consigli vanno dritti verso il pesce al forno o alla griglia, considerate però che l’anguilla o il capitone (tipicamente natalizi in molte zone d’Italia) sono piuttosto grassi. Come seconda portata, potete cimentarvi in sformati di verdure, che utilizzino le patate schiacciate come ‘sostanza’, tipo il gateau napoletano, solo che al posto di formaggi e salumi ci metterete, per esempio, funghi e piselli. Una ricetta leggera, saziante e che garantisce sempre un certo successo è il rosti tipico del nord Europa, a cui possiamo aggiungere una variante mediterranea. Grattugiate patate e cipolle in uguale proporzione nella stessa terrina, lasciate riposare in modo che perdano la loro acqua, e a quel punto aggiungete una manciata di pane grattugiato e origano. Scaldate un cucchiaio d’olio in una padella antiaderente (ne basta pochissimo) e mettetevi il composto schiacciandolo con la forchetta in modo che si compatti e prenda la forma di una frittata. Girate e fate dorare entrambi i lati. Infine i dolci, vero cruccio del Natale ipocalorico. Torroni e panettoni sono ultra zuccherosi, per non parlare di dolci regionali come gli struffoli. Dessert a prova di dieta non esistono, mettiamocelo in testa, ci si possono però concedere sorbetti alla frutta o al caffè fatti con acqua, frutta secca oppure degli spiedini di frutta fresca da intingere nella panna vegetale (poco zuccherata). Ma in fondo è Natale, dopo tutto l’impegno profuso ai fornelli potete anche concedervi un cioccolatino!
Consigli per un pranzo di Natale light
Natale a prova di dieta? Senza esagerare con le restrizioni, il menù dei pranzi festivi possono diventare light e invitanti