Che Londra sia la città da cui provengono le idee più innovative e bizzarre è un dato di fatto, e che questa frenetica metropoli sia sempre in grado di soddisfare ogni curiosità è altrettanto assodato. Proprio di questo tratta l’ultima iniziativa sul fronte delle ‘stranezze londinesi’, ovvero l’apertura del museo delle curiosità: The Museum of Curiosity.
Inaugurato a novembre nel centralissimo quartiere di Soho, precisamente a Bateman Street, il Museum of Curiosity è un vero e proprio viaggio nelle stranezze della natura. Ossa e denti sono la specialità: qui potrete ammirare un teschio di rinoceronte, o quello di un pellicano con una deformità cranica impensabile, ma anche protesi ‘vintage’ come gambe e braccia del secolo scorso. Scatole piene di denti umani o animali, addirittura un portaoggetti contenente bulbi oculari che si guardano allegramente l’uno con l’altro. E ancora lo sproporzionato osso del pene di un tricheco, o la coda di un cobra gigante. L’ultimo arrivato nel museo delle curiosità un rarissimo struzzo imbalsamato, proveniente dall’Italia, e datato 1785, dell’altezza di oltre 2 metri!
Il creatore di questo museo, Mike Snell, è un collezionista con una vera e propria passione per tutto ciò che si può definire ‘strano’ e fuori dal comune. Una sorta di museo delle scienze naturali in versione bizzarra e con un tocco macabro. Il museo, tra un teschio di lupo dell’era glaciale e uno squalo imbalsamato, ospita anche opere di arte contemporanea, come il Dream Reliquary dello street artist americano Swoon, che ha raccolto e trascritto gli incubi di decine di persone provenienti da tutto il mondo. Si trova inoltre la collezione personale dello scultore Butch Antony.
Snell è un vero e proprio collezionista in stile 18esimo secolo, quando i ricchi gentiluomini amavano circondarsi delle meraviglie che provenivano dalle colonie, dai mondi sconosciuti, dalle popolazioni di altri emisferi. Con la stessa curiosità e passione per la conservazione, Snell ha accumulato negli anni questi incredibili esempi di natura bizzarra, o alcuni aspetti di essa comuni ma semplicemente sconosciuti ai più. E proprio come un collezionista d’altri tempi ha donato la sua collezione privata ad un museo, pratica assolutamente comune un paio di secoli fa. Un microcosmo racchiuso in una stanza, che si trova presso la Pertwee Anderson&Gold Gallery e, a scanso di proroghe, rimarrà aperto fino a fine dicembre.