Apre l’archivio di filati più grande del mondo

Nelle aziende storiche si celano grandi tesori. E’ questo il caso dell’archivio di filati più grande del mondo, che per la prima volta apre le porte al pubblico. La sua sede è a Prato, all’interno del complesso di Lineapiù, la storica azienda toscana, fondata nel 1975 da Giuliano Coppini e ora di proprietà dell’imprenditore della moda Alessandro Bastagli.
L’archivio comprende 5 mila filati diversi, 36.800 teli in maglia, 1.600 tra abiti, accessori e arazzi, 9 mila foto e 1.200 volumi di moda, arte, grafica e fotografia. In tutto sono quasi 50 mila pezzi che vanno a comporre l’archivio storico Lineapiù, realizzato con le più moderne tecnologie e consultabile sul Web. La Fondazione Lineapiù Italia creata per l’occasione ha promosso il progetto con il patrocinio del Sistema Moda Italia, la Camera della moda, il comune e la provincia di Prato, la Regione Lombardia e la Toscana, più i ministeri delle Attività produttive e della Cultura.
Un’opera di promozione di un bene collettivo aperto a tutti. Infatti dagli stilisti ai ricercatori, dagli studenti agli addetti ai lavori del settore, tutti potranno consultare ed immergersi nella storia dei filati e del made in Italy. Gli stilisti più famosi hanno donato preziose maglierie all’archivio: Dior, Alaia, Armani, Ferragamo, Ermanno Scervino, Gucci, Louis Vuitton, Max Mara, Chanel, Missoni, Valentino, Vivienne Weestwood, Sonia Rykiel e Ralph Laurent. Infine spazio ai giovani, con programmi di collaborazione con i maggiori istituti di formazione al mondo, come la Saint Martin School di Londra, il Fashion Institut di New York, quelli di Tokyo e di Tel Aviv e il Polimoda di Firenze. Un filo rosso che collega passato, presente e futuro, mai paragone sembra più adatto per spiegare la preziosa iniziativa.