Ci sono storie che aspettano solo di essere raccontate e quando il cinema le cattura sullo schermo e dà loro forma, diventano icone di stile intramontabili. Alcuni film hanno segnato in maniera indelebile l’immaginario di generazioni grazie al connubio perfetto tra personaggio e caratterizzazione, tra look indimenticabili e storie raccontate. La creazione di miti immortali è tutta nella storia del cinema, tra glamour, inventiva e personalità. Ecco alcuni look che sono diventati leggende della moda. Rigorosamente su cellulosa.
L’ultimo in ordine cronologico è il “Cigno Nero” di Darren Aronofsky, a raffigurare il mondo della danza come teatro violento di sfide e rancori, scandito a ritmo di tutù vaporosi. Ma nulla sarebbe potuto succedere, se il film “Flashdance” del 1983 non avesse creato uno stile composto da abbigliamento sportivo e sensualità. Un corpo tonico e muscolo in movimento, coperto solamente da qualche abito aderente, ha trasformato il mondo del dancewear in realtà, oltre ad aver dato il via per l’ossessione degli scalda muscoli indossati anche fuori dalla palestra. Prima testimonial? Senza dubbio la protagonista, Jennifer Beals.
Se in “Flashdance” il lavoro sullo stile è incentrato sull’unica protagonista, il discorso diventa più complesso quando i personaggi da costruire sono tanti, un’intera galleria, un’intera famiglia, come nel film del 2001, “I Tenenbaum”, diretto da Wes Anderson. Qui gli outifit dei personaggi sottolineano la loro natura aliena rispetto ad una normalità che stentano ad accettare. Così capi normali, sono indossati, o fuori contesto, come la pelliccia di Gwyneth Paltrow, o uniti ad accessori stralunati, la fascia da tennis portata da Luke Wilson su un completo elegante. Questi personaggi stravaganti inaugurano la tendenza metropolitana e hipster di combinare accessori e vestiti provenienti da diversi stili. C’è poi un film tutto al femminile, icona di liberazione sessuale e identitaria: “Thelma e Louise”. Qui lo stile cowboy è definitivamente sdoganato sulle strade di un road trip. Susan Sarandon e Geena Davis indossano capi maschili con perfetta naturalezza. Jeans sgualciti, cappellacci da cowboy, camicie extralarge annodate in vita. Il seme dei look da dura, trova in questo film la sua consacrazione. Infine, un classico che se può sembrare superato nella scelta dei vestiti, continua a nutrire un immaginario di moda composto da semplicità e classicità: “Colazione da Tiffany”. Il film del 1961 combina la compostezza e dolcezza di Audrey Hepburn, la sua maniera delicata di muoversi e fumare, con un look composto da un bocchino, tubino e guanti lunghi, tutto all black. Il nero si sa, sta bene con tutto.