Il concetto di filiera corta solitamente si associa al cibo, ma in verità qualsiasi prodotto, oggetto, articolo acquistabile può essere il risultato di una produzione a chilometro zero, anche quando si parla di design. E’ questo il concetto alla base di Slowd, una piattaforma italiana che collega la creatività dei designer all’abilità degli artigiani, il tutto al servizio del cliente naturalmente.
Slowd funziona in modo semplice e davvero geniale: i designer propongono le loro idee, il futuro acquirente sceglie l’oggetto che vuole comprare, ed esso verrà costruito su commissione dall’artigiano più vicino al cliente. Filiera corta davvero: dal progetto alla consegna i passaggi sono pochi, ma la qualità e l’unicità dell’oggetto in questione altissime. In questo modo Slowd ridà grandissimo valore al lavoro artigianale, e assicura agli appassionati oggetti di qualità, senza costi elevati perché nel mezzo non devono passare per marketing, pubblicità e intermediari. Tra le virtù di questo progetto c’è anche il riconoscimento ai giovani designer, che percepiscono royalties molto alte per le loro idee, difficilmente comparabili a quelle che offrono le aziende.
L’idea di Slowd nasce da Andrea Cattabriga, giovane modenese figlio e nipote di artigiani che ha deciso di intraprendere un percorso nel mondo del design ma sotto il segno dell’etica e della sostenibilità. Il processo vuole che “un prodotto deve essere pensato, costruito e consegnato al miglior prezzo possibile, rendendo tutti partecipi del processo e in relazione l’uno con l’altro”, recita il sito ufficiale. L’intento finale non è solo diffondere il design a prezzi accessibili, ma contribuire alla rinascita di una coscienza collettiva, perché si torni a percepire il senso delle cose, la loro storia, l’origine di un oggetto.
La produzione industriale ha massificato l’arredamento e l’oggettistica, a scapito di qualità, condizioni di lavoro, inquinamento. Con la filiera corta si abbattono i costi dovuti a branding, marketing, trasporti e intermediari di ogni genere, e si ha un più ampio margine di controllo sull’origine dei materiali. Tanti ottimi motivi per sostenere un progetto come Slowd.
