I capelli sono la materia umana che più si presta ad essere scolpita e plasmata. E difatti culture agli antipodi o semplicemente i gruppi sociali dal tempo dei tempi si distinguono in base alle chiome. Pensate alle treccine rasta, agli hippy capelloni, alle pettinature afro, alle creste dei Mohicani, o, facendo un salto indietro nel tempo, al caschetto egiziano o ai boccoli del Re Sole. Le chiome non sono solo moda, ma antropologia, costume, sociologia: dall’intersezione di questi aspetti nasce The Art of Hair – frivolezze e trofei, la mostra che Parigi dedica all’arte del capello.
Presso il Musée du Quai Branly fino a luglio 2013, la mostra indaga temi intimi e sociali che abbracciano l’universo dell’hairstyle. L’idea di base è che gli individui e i gruppi sociali mostrano la loro personalità attraverso l’acconciatura, che l’esposizione presenta in primis in termini di frivolezze. Basti pensare all’identità che il luogo comune associa alle bionde o alle rosse, ma anche a come si è evoluto questo concetto esaminandolo attraverso le rappresentazioni artistiche. O a come le tipiche acconciature africane suggeriscano l’idea che il capello è materia da plasmare con lo scopo di comunicare messaggi ben precisi. Ancora, i capelli come emblema del tempo che passa, quando ingrigiscono o si perdono. La mostra indaga inoltre il concetto di chioma come talismano, oggetto di ritualità, simbolo di energia, trofeo di guerra.
Il percorso espositivo si articola a partire da una sorta di prologo etnico: europei e non europei di ieri e di oggi, culture diverse a confronto esplorate sulla base delle loro acconciature, grazie a bronzi, marmi, sculture e ritratti. Si entra poi nella parte dedicata alle ‘frivolezze’: attraverso opere d’arte e oggetti si esplorano le diverse forme fisiche e simboliche dei capelli. Si continua poi con una parte dedicata alla biologia e alla perdita del capello tanto temuta in certe società come ben accetta in altre. Ancora, la cura dei capelli nelle diverse culture, specchio della diversa accezione di seduzione, dagli ornamenti alle tinte.
La mostra è a cura di Yves Le Fur, ed è visitabile fino al 14 luglio 2013. Il Musée du Quai Branly si trova al n37 di quai Branly, aperto dalle 11 alle 19 il martedì, mercoledì e la domenica, dalle 11 alle 21 il giovedì, venerdì e sabato.