Stilisti uniti per pensare e celebrare la triade tra moda, cinema e sostenibilità. Otto designer d’eccezione Tom Ford, Stella McCartney, Antonio Berardi, Jonathan Saunders, Marios Schwab, Roksanda Ilincic, Alice Temperly e Stephen Jones, hanno accolto la sfida di ripensare otto film- icona britannici in chiave sostenibile e green. E’ l’obbiettivo del progetto “Green Cut”, reso possibile grazie alla disponibilità dei materiali provenienti dall’eco-library di Green Carpet Challenge in partnership con C.L.A.S.S e alla collaborazione tra British Film Council e British Film Institute.
Per il progetto, Tom Ford ha ripensato in veste ecologica “Darling”, il film diretto da John Schlesinger, l’hat designer Stephen Jones ha lavorato con il film più iconico per quanto riguarda i cappelli, “My Fair Lady” e Alice Temperley ha replicato le atmosfere glamour e patinate di “Velvet Goldmine”. Tra gli altri designer figurano Marios Schwab, Stella McCartney, Antonio Berardi, Roksanda Ilincic e Jonathan Saunders. E’ stata la sede del British Fashion Council di Somerset House di Londra ad ospitare il lancio di Green Cut, iniziativa originale promossa delle fondatrici del Green Carpet Challenge®, Livia Firth e Lucy Siegle in collaborazione con American Express. Per i designer si è trattato di seguire per le proprie creazioni i criteri di sostenibilita sviluppati dalla piattaforma di Green Carpet Challenge e attingere al patrimonio di tessuti e materiali sostenibili selezionati dal direttore della GCC Fabric Library Giusy Bettoni in partnership con C.L.A.S.S.
Hanno insomma dovuto replicare il processo di creazione di un capo, su criteri diversi dal solito e con materiali sostenibili. I risultati non hanno deluso le aspettative. Capi alla moda e sofisticati, tessuti pregiati, in poche parole, lo stile da sogno che si vede sfilare sulle passerelle. Una sfida vinta con la possibilità futura di utilizzare solo materiali eco-sostenibili per la realizzazione delle collezioni. Tra i materiali piu utilizzati seta organica, NewlifeTM (l’esclusivo materiale derivato al 100% da bottiglie di plastica post consumo) e pizzi organici. In questo senso Green Cut e la prima iniziativa capace di impiegare rinomati designer nella causa e nel ripensamento di un sistema moda veramente green. La collezione realizzata da Green Cut e stata lanciata ufficialmente durante la London Fashion Week e mostrata al pubblico a Somerset House. Ma il progetto avrà anche una testimonianza video, con la proiezione della preview del video “Green Cut” al British Film Festival e festeggiamenti il 19 ottobre. La collezione, poi, sara visibile per le due settimane seguenti (22 ottobre – 5 novembre) presso gli spazi di Harrods. Ma se Londra pensa in verde, anche l’Italia con il recente accordo siglato tra la maison Gucci e il Ministro per l’Ambiente Corrado Clini per la valutazione e la riduzione dell’impatto ambientale della attività della maison fiorentina, pensa green. Un segnale forte arriva quindi dal cuore delle fashion week e del sistema moda. Immaginare un futuro di eco-sostenibilità è possibile e necessario per la coscienza collettiva.