Raffreddare senza elettricità ma studiando le componenti specifiche dei materiali e sfruttando la termoregolamentazione. Questo il progetto alla base di Freeijis, frigorifero che non ha bisogno di elettricità progettato dalla giovane ricercatrice livornese, Caterina Falleni, per la sua tesi di laurea all’ Isia, l’Istituto statale per il design di Firenze. Ma il progetto è soprattutto il vincitore di Axelera Singularity Contest 2012, premio composto da una borsa di studio da 30mila dollari grazie alla quale la vincitrice parteciperà al Graduate Studies Program 2012 della Singulairty University, nella nerdissima ed efficientissima Silicon Valley.
Freeijis sfrutta un sistema ad incastri e le proprietà dei cosiddetti phase change materials. In un primo contenitore in terracotta si inserisce un secondo in alluminio. Tra i due contenitori va inserita dell’acqua fredda che raffredda automaticamente, il cibo all’interno. Avveniristica sapienza? No, il sistema si basa sui sistemi di conservazione delle antiche tribù africane e coniuga la tecnica con il design made in Italy. Al momento il progetto è solo un prototipo ma sembra che la giovane designer abbia in mente di trovare finanziamenti futuri per realizzare il modello. Il design e la tecnologia pensano sempre più in green e nella direzione del risparmio energetico futuro.