Un sodalizio tra due eccellenze del design italiano per celebrare un grande maestro del Made in Italy: Molteni&C e Rubelli omaggiano Gio Ponti in occasione della Biennale di Architettura di Venezia 2012. Attraverso la riedizione di alcuni pezzi cult dell’arredamento e mobili creati da Gio Ponti per case private o per la sua abitazione in Via Dessa a Milano, Molteni&C volge un doveroso sguardo ad un’icona del design del ‘900.
Eclettico, versatile, Gio Ponti si cimentò, tra gli anni ’20 e ’70, in qualsiasi disciplina che riguardasse il mondo del design. Una prima incursione nelle ceramiche e nelle porcellane (iniziò la carriera presso Richard Ginori), un’importante esperienza nel mondo del costume teatrale – disegnò gli abiti di scena per La Scala, una pietra miliare nel mondo dell’editoria con la fondazione di Domus, 1928, la rivista per eccellenza del settore, e, naturalmente, anni di sperimentazione e creatività nel mondo dell’architettura e del design, nonché pesia e pittura, costituiscono il bagaglio del grande maestro.
La sua casa di Via Dezza, vero e proprio museo di progettazione, diventa protagonista della mostra ‘Vivere alla Ponti’, attualmente visitabile presso la Biennale di Venezia, già presentata a Milano durante il Salone del Mobile e a Roma. Protagonisti dell’esposizione, gli arredi rivisitati da Molten&C, e in particolare la poltrona iconica che il maestro disegnò per la sua abitazione, che rinasce (grazie ad un accordo firmato in esclusiva con gli eredi) rivestita dei tessuti che Ponti stesso creò per Rubelli nel 1934. Punteggiato, una sequenza di cerchi sfalsati in diverse gradazioni di colore, e Rattoppato, una serie di disegni grafici incisi sul tessuto, sono l’emblema dell’amore di Ponti per le arti decorative e un omaggio all’antica tecnica di tessitura del velluto.
Ma non è solo la poltrona di casa Ponti a rinascere sotto nuove spoglie: l’iconica sedia in alluminio (disegnata per Palazzo Montecatini di Milano), la libreria in multistrato e il tavolino con griglia verniciata e piano di cristallo creati per la sua casa, le cornici specchiate, il comò in essenza di olmo. Creazioni che hanno reso casa Ponti un vero museo di design e architettura decorativa e rivivono oggi in questo percorso espositivo, che culmina con la mostra ‘Vivere alla Ponti. Esperimenti di vita domestica e architetture per l’abitare e il lavoro’, curata dall’Ordine degli Architetti di Milano in collaborazione con Molteni&C.
Gio Ponti ha arredato la ‘dolce vita’ eppure gli anni non hanno scalfito il valore del suo lavoro, dal sapore ancora attuale e moderno. La mostra è aperta fino al 28 settembre, da lunedì a venerdì.
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