Fragile, pallidissima, con un look total black che ne esalta l’aria spettrale. Se Winona Ryder, non portasse un filo di rossetto vermiglio che la incatena alla passionalità terrena, sembrerebbe poter evaporare da un momento all’altro. Osservando l’attrice, arrivata oggi a Venezia per presentare “The Iceman“ di Ariel Vromen, non è difficile capire perché Tim Burton la apprezzi così tanto e la scelga spesso per i suoi film. Assomiglia ad una delle creature ultraterrene care al regista, sospese, perse, ma cariche di fascino. L’elfa Winona interpreta Deborah Kuklinski, figura realmente esistita, moglie del killer Richard Kuklinski, ignara per oltre trent’anni della doppia personalità del marito: padre amorevole con la famiglia e spietato serial killer con il resto del mondo.
Questa volta l’attrice non si trovava di fronte ad una prova facile. Si è trattato infatti, di confrontarsi con un personaggio realmente esistito, una ragazza della provincia del New Jersey, forse troppo ingenua per accettare una torbida atmosfera di ambiguità: “Sono stata trascinata da questa storia, quasi travolta dall’interpretare un ruolo totalmente diverso dal solito e mi sono dovuta avvicinare in modo totalmente diverso al personaggio rispetto al mio lavoro abituale, lavorando sull’ambiguità di Deborah”. Ma la componente viscerale, ben connessa con una storia torbida, sembra essere una delle caratteristiche dominanti del carattere dell’attrice, che ha spiegato cosa la guida durante la scelta dei ruoli da interpretare: ”Mi lascio trascinare e io voglio solamente essere serena e avere una vita piena. Il film deve essere grandioso, è questo il mio criterio di scelta. Non lavoro per lavorare ma per essere serena. Questa esperienza me ne ha dato la possibilità”.
Winona è apparsa felicissima del lavoro condotto per The Iceman e ha affermato la propria volontà di cercare ruoli sempre stimolanti. Il 2012 sembra quindi sorridere all’attrice, con due ruoli importanti, uno dei quali particolarmente gradito perché riconferma un antico legame artistico: quello con Tim Burton per il film d’animazione “Frankenweenie“. E allora il 2001, anno nel quale fu sorpresa a rubare in un grande magazzino di Beverly Hills, sembra adesso lontano, molto lontano. Ancora più sfuocata nel tempo appare la relazione turbolenta, una delle tante, con l’attore Johnny Depp. L’amore passò, ma il tatuaggio, “Winona Ryder”, che l’attore si era fatto in suo onore, fu convertito in “Wino Forever”, “Vino per Sempre”. L’attrice invece attualmente non conferma nessun flirt, e appare single, ma siamo sicuri che sotto l’aria mite e un po’ fragile, la sua anima conserva ancora una traccia di turbolenza, come il nero che ama tanto indossare.