Prima Scipione, poi Caronte, e Minosse: il caldo di questa estate ha un che di epico. Le temperature altissime ci attanagliano da settimane e i meteorologi prevedono che in gran parte dell’Italia non daranno tregua neanche nei prossimi giorni. Ma la guerra al caldo non si può combattere solo a suon di condizionatori 24 ore su 24: il loro impatto sull’ambiente è altissimo, così come sulla bolletta. WWF ci ricorda che esistono anche misure economiche e a zero impatto ambientale per mantenere gli ambienti domestici e lavorativi a temperature clementi: non serve vivere in congelatore, basta che il termometro scenda quel tanto da non farci grondare di sudore.
Perché gli ambienti siano vivibili conta molto la loro esposizione, ma in generale spalancare le finestre nelle ore fresche (sera e notte), e tenere le serrande abbassate durante quelle calde è un ottimo stratagemma. Quando il vento caldo spira forte, soprattutto tra le 12 e le 15, chiudere gli infissi aiuta: la casa rimane ‘isolata’ ad una temperatura clemente. Per quanto riguarda le finestre poi, esistono dei frangisole regolabili a seconda dell’inclinazione dei raggi solari. In alternativa, scegliete delle tende da esterno spesse e coprenti. A proposito di tessuti, nei periodi molto caldi evitate di tenere in casa i tappeti, o sceglieteli di corda, paglia, tela.
Ventilatori a soffitto o da tavolo sono utilissimi a creare piacevoli circoli d’aria senza consumi eccessivi, anzi piuttosto ridotti. Tra i validissimi consigli di WWF c’è anche quello di spegnere i macchinari non utilizzati, inutili fonti di calore: il computer, le luci nelle stanze che non usiamo, stampanti e macchine per il caffè, così come le fotocopiatrici se ci troviamo in un ambiente di lavoro. Evitate anche di cucinare a lungo durante il giorno, magari anticipando la sera gli alimenti di lunga cottura o preferendo alimenti crudi.
Se proprio queste accortezze non vi bastano, anche nell’acquisto di un climatizzatore si può fare la differenza. Ovvio che in un momento di crisi generale e con le vacanze alle porte si tende a risparmiare, ma acquistare un condizionatore economico non è una buona soluzione. Gli apparecchi più a buon mercato sono spesso i meno efficienti, con effetti collaterali notevoli e impatto ambientale altissimo. Meglio spendere qualcosa di più e trovarsi con un apparecchio davvero utile e nuovo, come quelli che anziché funzionare al massimo, si adattano in base alla temperatura esterna.
Anche i climatizzatori sono suddivisi in classi energetiche, e nel 2013 entrerà in vigore la nuova etichettatura e un nuovo modo di calcolare l’indice di efficienza. Il sito web Top Ten, creato da WWF per dare consigli di economia domestica dal punto di vista dell’impatto ambientale (elettrodomestici, consumi, risparmio, illuminazione, trasporti), fornisce una dettagliata classificazione di climatizzatori in base al consumo, l’efficienza, le capacità e i prezzi. Se avete deciso di convertirvi all’aria condizionata, fatelo con oculatezza.