Per chi ha già fatto le vacanze, chi ha rimandato la partenza a settembre, e chi, con la crisi che incalza, ha deciso di saltarle a piè pari, la fine di agosto riserva occasioni per rinfrescarsi lontano dalla folla del weekend al mare: i laghi. L’Italia è piena zeppa di bacini lacustri, ambienti che ospitano un’incantevole biodiversità, ma la diffidenza rispetto alla loro salubrità è diffusa. Legambiente ha fatto i suoi rilievi annuali con la Goletta dei Laghi 2012, aiutandoci a capire quali sono i bacini da scegliere tra i tanti meravigliosi paesaggi italiani, prendendone a campione 17.
La maglia nera va ad alcuni dei laghi più famosi del Belpaese, come il Garda, il lago di Como, d’Iseo, il lago Maggiore, ma anche il lago di Lugano e di Varese. Sono stati monitorati 64 punti diversi in questi bacini lacustri, e ben 40 sono risultati fuori norma: inquinati o fortemente inquinati.
Al nord, supera i test della Goletta Verde solo il lago di Viverone, Piemonte. Situato tra le province di Biella e Torino, il Viverone è di origine glaciale, e gode di un lato immerso nella vegetazione (la parte settentrionale e orientale) e un lato attrezzato per il turismo, con tanto di camping, alberghi, spiagge. Su di esso si affacciano i comuni di Anzasco, Azeglio, Piverone e Viverone, e oltre che località lacustre ospita un sito archeologico con reperti risalenti all’Età del Bronzo.
Gli altri bacini lacustri monitorati sono in Lazio, e qui troviamo un Bolsena fortemente inquinato, un inquinato lago di Albano e di Vico, mentre sono tre laghi in questa regione che passano il test, a cominciare dal lago di Bracciano, provincia di Roma, noto per la cittadina omonima sovrastata dal Castello degli Odescalchi e su cui si affacciano i paesi di Anguillara Sabazia e Trevignano. Sulla costa a sud-ovest sorgono diversi camping, ma in generale tutti e tre i paesini offrono ospitalità con piccoli alberghi e agriturismi.
Il lago del Turano, meno famoso, ma sorprendente nell’azzurro colore delle sue acque e nei meravigliosi paesini che lo sovrastano (Castel di Tora e Colle di Tora, Ascrea e Paganico Sabino), rientra nella triade assieme al ‘cugino’ lago del Salto. Entrambi di origine artificiale (nascono dalla costruzione di una diga che alimenta una Centrale Idroelettrica) sono collegati sotterraneamente da una galleria di 9 km. Immersi tra le colline in provincia di Rieti, ad un passo dall’Abruzzo, questi due laghi dalla forma che ricorda più un fiume che un bacino lacustre, sorgono in un paesaggio mozzafiato. Si tratta di zone poco turistiche, ma è possibile trovare diversi agriturismi per pernottare e trascorrere un weekend all’insegna della quiete e della natura.