Se ne è andata all’eta di 81 anni Anna Piaggi, una delle icone viventi del fashion system, la voce del Made in Italy, emblema della moda internazionale. Di lei disse Karl Lagerfeld che “inventa la moda. Nel vestirsi fa quello che noi faremo domani”: il grande stilista le dedicò addirittura un volume, Anna-Cronique, redatto con la sua collaborazione. Il Victoria and Albert Museum di Londra allestì una mostra con le migliaia di vestiti da lei prestati. Giornalista e scrittrice, quando la moda e il suo entourage mediatico erano agli albori si impone come fashion editor di Arianna, la madre (anzi la nonna) di tutte le riviste del settore.
La sua penna firma editoriali in tutta la stampa che conta nel settore moda, onnipresente alle sfilate delle grandi maison, riconoscibilissima nei suoi look che chiamare eccentrici è un eufemismo, a cavallo tra provocazione, humor e tendenze non ancora esplose ma da lei già fiutate, se non inventate. Uno tra tutti il ritorno del vintage, di cui Anna Piaggi si può probabilmente definire la pioniera. Con lei se ne va una figura cardine del fashion system, che difficilmente troverà una degna erede.